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Pisa, l’università pubblica il nuovo bilancio di genere 2023-2024

Più donne nei ruoli apicali, iscrizioni in crescita nelle Stem e nuovi strumenti contro le discriminazioni: l’ateneo punta sull’inclusività concreta

PISA – L’università di Pisa rafforza il suo impegno per la parità e l’inclusione, presentando il nuovo bilancio di genere 2023-2024. Il documento, illustrato l’8 luglio 2025, evidenzia progressi tangibili in ambiti strategici: maggiore rappresentanza femminile nei vertici accademici, crescente partecipazione delle donne nei corsi Stem e una governance sempre più bilanciata.

Più donne nei ruoli di vertice

Tra i dati più significativi spicca l’aumento delle professoresse ordinarie, che salgono dal 23,59% nel 2022 al 25,50% nel 2023. Parallelamente, migliora il Glass Ceiling Index – l’indicatore che misura le barriere invisibili all’ascesa femminile – sceso da 1,52 a 1,43, in linea con la media nazionale.

Anche la governance dell’Ateneo diventa più equa, con una dirigenza pienamente paritaria e un numero crescente di donne alla guida dei dipartimenti. Un equilibrio che assicura decisioni più rappresentative e inclusive.

Stem: aumenta la partecipazione femminile

Segnali incoraggianti arrivano anche dal mondo delle discipline scientifiche. Le iscritte ai corsi di Informatica e Ict crescono dal 12,67% al 14,15%, frutto di politiche orientative mirate che puntano ad attrarre studentesse verso settori cruciali per l’innovazione.

Inclusione, identità e contrasto alla violenza di genere

Per la prima volta, il Bilancio introduce strumenti di monitoraggio sull’inclusione e la prevenzione delle discriminazioni. La Consigliera di fiducia dell’Ateneo ha registrato 79 accessi tra il 2022 e il 2024, segnale di maggiore fiducia e consapevolezza da parte della comunità universitaria.

Importanti anche i dati sulle carriere alias, fondamentali per il rispetto delle identità di genere: dal 2016 a oggi, sono state attivate 63 carriere, 11 delle quali tuttora in corso.

Uno spazio centrale è riservato allo Sportello interuniversitario pisano contro la violenza di genere, realizzato in collaborazione con Scuola Normale e Sant’Anna. Oltre al supporto diretto, il servizio promuove cultura e prevenzione attraverso iniziative come: la rassegna ‘Un altro genere di cinema’, eventi in occasione delle giornate internazionali contro violenza di genere e omolesbobitransfobia, la diffusione di vademecum antiviolenza e questionari anonimi, la pubblicazione di report semestrali sull’efficacia del servizio.

Risorse chiare e investimenti mirati

Una delle novità più rilevanti di questa edizione è la trasparenza economica. Il Bilancio dettaglia le spese del Comitato unico di garanzia (Cug) per il periodo 2022–2025. Solo nel 2023, il budget gestito è stato di 120mila euro, impiegati per consulenze, eventi, missioni e azioni positive a beneficio di personale e studenti.

Verso un’università più equa, con iniziative a 360 gradi

Come sottolinea la professoressa Renata Pepicelli, delegata per gli studi di genere: “I progressi osservati sono il frutto delle determinanti decisioni strategiche prese dalla governance, la quale ha prioritizzato e investito significativamente sull’equità di genere in ogni settore dell’Ateneo“.

Tra le azioni concrete: sostegni economici post-maternità per le ricercatrici, ingresso in Drags, il dottorato di ricerca associato in gender studies, creazione del nuovo centro di studi di genere di Aaeneo, aumento dei corsi tematici nei dipartimenti, campagne di sensibilizzazione, finanziamento di corsi professionalizzanti e la promozione del teatro didattico universitario.

Il documento, redatto dall’Ufficio per l’eguaglianza e le differenze e approvato dal Cug, è disponibile integralmente sul sito Unipi.it.

© Riproduzione riservata

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