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Protestano i cacciatori con Federcaccia Toscana: “La caccia è un’attività lecita e rigorosamente regolamentata, svolta nel rispetto di distanze di sicurezza, limiti di orario e periodi stabiliti dalla legge. In un quadro normativo chiaro, l’interesse del singolo non può prevalere su quello generale.Riteniamo negativo l’uso di un’ordinanza sindacale che mette in discussione la certezza del diritto e l’interesse collettivo. Ricordiamo inoltre che la caccia svolge un ruolo essenziale nella gestione faunistica, nella tutela del mondo rurale e nella prevenzione sanitaria, come nel caso del contenimento del cinghiale rispetto alla peste Suina Africana. Per queste ragioni chiediamo al sindaco e all’amministrazione comunale di Montescudaio di ritirare l’ordinanza. In assenza di riscontri, Federcaccia Toscana–U.C.T. ha già incaricato i propri uffici legali di valutare le azioni necessarie”.
Come si legge nell’ordinanza firmata dal sindaco Caprai, ordinanza 27/2025, “Vista la corrispondenza intercorsa fra questo Ente e il legale di un privato cittadino –
residente nel Comune di Montescudaio in una proprietà vicina al confine con il Comune di Guardistallo – successivamente alla comunicazione da questi inviata in data 16.9.2025 ai sindaci dei comuni di Montescudaio e Guardistallo, dove si evidenziavano problematiche derivanti da patologie pregresse del privato cittadino, attestate da varia documentazione allegata alla comunicazione, che risultano gravemente acuite dalla presenza di cacciatori nelle adiacenze della proprietà e dal rumore degli spari”.
E che “La corrispondenza intercorsa con il legale fa emergere
una situazione meritevole di urgente tutela, coinvolgendo problematiche concernenti la salute del privato, ma per la quale anche sulla base di quanto comunicato dalla Regione non paiono esservi soluzioni tipizzate di immediata attuazione, previste dall’ordinamento”



