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PISA – La Squadra Mobile della questura di Pisa, negli scorsi giorni, ha notificato ad un 54enne un provvedimento emesso dal Gip della città della torre pendente che dispone l’allontanamento dalla casa familiare e il divieto di avvicinamento alla persona offesa ed ai luoghi da questa frequentati.
Le indagini sono scaturite dopo la denuncia presentata alla Procura di Pisa dalla moglie dell’indagato, di origini marocchine, che ha riferito di essere sposata da circa venti anni con l’indagato, ma che, a partire dal 2010, la convivenza con l’uomo era diventata intollerabile a causa del suo comportamento via via sempre più aggressivo.
Gli attenti approfondimenti investigativi della sezione specializzata della Mobile pisana hanno consentito di ricostruire, con sufficiente gravità indiziaria, un allarmante quadro di sistematiche violenze fisiche, verbali e psicologiche, consistite in ingiurie, percosse, schiaffi e morsi. In particolare, forse ben oltre la gravità delle violenze, sono state le ingiurie e le minacce che la donna ha dovuto sopportare per anni, appellata anche con irripetibili epiteti razziali.
Nonostante le continue vessazioni, la vittima negli anni ha desistito più volte dall’allontanarsi dal marito, arrivando anche ad avviare le pratiche per la separazione, ma rinunciandovi in relazione alle promesse di cambiamento dell’indagato. Tra l’altro, proprio in occasione delle pratiche di separazione, la donna ha denunciato una prima volta l’uomo che era stato attinto da un analogo provvedimento cautelare, poi decaduto a seguito della remissione di querela della persona offesa.
Soltanto ad inizio di dicembre la donna ha trovato la forza per chiedere aiuto nuovamente alla polizia, recandosi all’ufficio denunce della questura, dove ha trovato attento ascolto ed assistenza. I successivi accertamenti della Squadra Mobile, coordinati dal Gruppo specializzato in violenza di genere della Procura della Repubblica di Pisa, riscontrando le dichiarazioni della donna, sono riusciti in pochi giorni ed in maniera mirata, a costruire un quadro accusatorio ben delineato, tale da consentire l’adozione della misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare con divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa.



