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2025 di scena sabato 21 giugno a Prato e Pistoia, scoppia il caso con un comunicato del direttivo regionale Lega Salvini Toscana, coordinatore Luca Baroncini.
“Nel corso della riunione del Direttivo regionale, la Lega Toscana ha ribadito la propria netta contrarietà a qualsiasi forma di patrocinio o sostegno istituzionale ai Gay Pride e ad altre iniziative che si discostano dai nostri valori fondanti in tema di famiglia”.
La questione è che il Comune di Pistoia ha concesso il patrocinio gratuito all’evento. E che sindaco di Pistoia è Alessandro Tomasi, non solo coordinatore toscano Fratelli d’Italia. Tomasi è il candidato presidente di Fratelli d’Italia per le elezioni Regione Toscana. L’uomo su cui FdI punta come candidato di centrodestra per le regionali.
Dunque alleati.
Ricordiamo che sul tavolo del centrodestra toscano per le regionali 2025 in Toscana oltre a Tomasi ci sono i papabili candidati presidente Elena Meini, consigliera regionale Lega, e per Forza Italia Deborah Bergamini, vicesegretaria di Tajani, e Marco Stella, consigliere regionale nonché coordinatore regionale del partito.
Alessandro Tomasi, alla viglia del Toscana Pride, ha concesso il patrocinio gratuito, quindi senza l’impiego di risorse pubbliche, del Comune di Pistoia. “L’amministrazione comunale di Pistoia, guidata dal sindaco Alessandro Tomasi, riconosce il patrocinio al Toscana Pride Party, la festa organizzata nel Parco di Montuliveto dai promotori dell’evento regionale che sabato 21 giugno farà tappa a Pistoia. Anche attraverso la concessione del patrocinio, l’amministrazione comunale promuove la libertà di manifestazione del pensiero mediante le tante iniziative, plurali, realizzate sul territorio da associazioni diverse”.
Ecco il comunicato del direttivo di Lega Salvini Toscana: “No al patrocinio istituzionale ai Gay Pride: eventi politicizzati e lontani dai nostri valori sulla famiglia”.
Poi: “Ferma restando la libertà di manifestare e di esprimere le proprie opinioni, diritto garantito a tutti, riteniamo inaccettabile che le istituzioni avvallino manifestazioni in cui si promuovano concetti come la genitorialità trans o l’introduzione delle teorie gender nelle scuole. Crediamo che i minori e l’ambiente scolastico debbano essere tutelati e mantenuti sereni, lontani da ideologizzazioni.
Ribadiamo la nostra visione di famiglia, fondata sulla presenza di un padre e di una madre e la nostra contrarietà a pratiche come l’utero in affitto o l’adozione da parte di coppie omosessuali. La famiglia, per noi, è una sola.
Ognuno è libero di amare chi vuole e di manifestare pacificamente, ma riteniamo che i Comuni non debbano organizzare né patrocinare eventi di questo tipo, spesso trasformati in palcoscenici politici al servizio della sinistra.
Votare Lega alle prossime elezioni regionali significa anche dire chiaramente che non saranno concessi patrocini o finanziamenti pubblici a manifestazioni come i Gay Pride, ormai sempre più distanti dai temi dei diritti e sempre più vicini alla propaganda ideologica”.