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Alluvione, Cantagallo chiede aiuto all’Esercito. Strada franata, famiglie evacuate

Guglielmo Bongiorno, sindaco del piccolo Comune in provincia di Prato: "La situazione è molto difficile. Troppo grande per le nostre possibilità. Aiutateci ad aiutarvi". Sfollati ospitati in parrocchia

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CANTAGALLO – Alluvione, Cantagallo chiede aiuto all’Esercito. Strada franata, famiglie evacuate.

Cantagallo in ginocchio per l’alluvione chiede aiuto all’Esercito col sindaco Guglielmo Bongiorno.

Sindaco Bongiorno: “La situazione è molto difficile. Siamo in 3 + 2 operai, ieri in 2+ i 2 operai perché la terza era in parte a spalare e in parte in collegamento con la Prefettura per i vari aggiornamenti. Abbiamo la responsabilità di più di 3000 persone e 95 kmq di territorio da coprire. Ho chiesto l’intervento dell’Esercito perché questa situazione è troppo grande per le nostre possibilità. Dove non siamo ancora intervenuti, è solo perché o non abbiamo la disponibilità di uomini e mezzi o perché i mezzi disponibili non sono idonei per il vostro contesto. Aiutateci ad aiutarvi”.

Il piccolo Comune in provincia di Prato, in una Val di Bisenzio devastata dall’alluvione in Toscana del 2 novembre, ha evacuato sei famiglie in località Traccon. Si tratta, informa il Comune,  di 20 persone rimaste isolate a causa del cedimento di una strada. Adesso sono ospitate da strutture, parenti e alcune anche dalla parrocchia di Carmignanello.

Alluvione, Cantagallo chiede aiuto all'Esercito. Frana una strada, famiglie evacuate
Alluvione, Cantagallo chiede aiuto all’Esercito. Frana una strada, famiglie evacuate (Foto Comune di Cantagallo)
Migliana non è più isolata. Ristabilito il collegamento con Schignano.
Inoltre per quanto riguarda i treni “A causa dei danni causati dal maltempo nelle giornate di oggi, lunedì 6, e domani, martedì 7 novembre, la linea Bologna-Prato sarà interrotta nella tratta Vernio-Prato.
Il servizio viene garantito con autobus sostitutivi”.
Il Comune ha posizionato  i geoblocchi in via Berlinguer a Carmignanello.
“Si tratta di un intervento per fermare la massa d’acqua che dalla montagna mette a rischio la parte di Carmignanello bassa”.
Il punto del sindaco Guglielmo Bongiorno lunedì 6 novembre su gestione emergenza.
“Abbiamo convocato immediatamente l’unità di crisi (sindaco + due tecnici comunali + due operai) abbiamo valutato i vari scenari e definita la priorità degli interventi:
1) salvare la vita a persone a rischio
2) garantire ai malati e alle persone disabili di poter ricevere le cure in casa o fuori
3) liberare le strade di collegamento per permettere ai mezzi di soccorso di raggiungere i luoghi critici
4) intervenire nelle zone isolate.
Le zone isolate sono quelle non raggiungibili neanche a piedi In questo caso, valutare l’evacuazione.
Intervenire a liberare le strade nelle zone e persone isolate, ma raggiungibili a piedi per ricevere eventuale assistenza sanitaria o di approvvigionamento.
Questa è la parte più critica, perché ognuno si sente prigioniero in casa e sente di avere la priorità sugli altri.
Noi interveniamo sulla base delle caratteristiche della strada: prima le comunali, poi le vicinali ad uso pubblico, infine le altre, poi sulla base del numero di persone.
6) mettere in salvo beni pubblici e privati
7) riportare i servizi dove interrotti (luce, acqua, gas, rifiuti)
8. informare la popolazione”.
Poi il sindaco Bongiorno: Noi siamo in 3 + 2 operai, ieri in 2+ i 2 operai perché la terza era in parte a spalare e in parte in collegamento con la Prefettura per i vari aggiornamenti. Abbiamo la responsabilità di più di 3000 persone e 95 kmq di territorio da coprire.
Le Forze dell’Ordine (grazie per l’enorme lavoro di queste ore), si dividono sui nostri 3 comuni e coprono l’intero territorio (in tutto non arriviamo a venti persone)
Le aziende di servizi pubblici (luce, acqua, gas, rifiuti) devono coprire tutto in territorio provinciale sulla base delle varie necessità.
Le aziende locali di lavori pubblici sono già impegnate con tutti i loro uomini e mezzi.
Ho chiesto l’intervento dell’Esercito perché questa situazione è troppo grande per le nostre possibilità.
Stamattina l’esercito proverà ad intervenire nella zona di Caselle Querceta.
A Cambiaticcio interverrà una ditta.
A Chiusoli stiamo cercando un sito per lo stoccaggio del materiale.
Aspettiamo una ditta per pulire la zona della scuola di Carmignanello
A Gricigliana ci sarà un’altra ditta.
Per Codilupo attendo notizie
Se non ci vedete in un posto è perché o ci siamo già passati, o perché siamo da un’altra parte e dopo ci passeremo.
Può capitare che mentre siamo impegnati a risolvere una situazione, si debba scappare su un’emergenza. Ma poi ritorniamo.
Se non vi rispondo al telefono o ai messaggi è perché non posso.
Ieri per esempio ero impegnato ad evacuare 6 famiglie completamente isolate.
Sono momenti devastanti per queste persone e dobbiamo supportarle a meglio. Cerchiamo di comprendere le situazioni.
Dove non siamo ancora intervenuti, è solo perché o non abbiamo la disponibilità di uomini e mezzi o perché i mezzi disponibili non sono idonei per il vostro contesto.
Oggi aspettiamo una ditta da fuori provincia, qui in zona le aziende saranno impegnate per giorni.
Le segnalazioni le riceviamo tutte, nessuno viene trascurato, non serve urlare.
È un momento difficilissimo per tutti, ognuno di noi ha subito danni e disagi, dateci il tempo necessario e cercheremo di riportare tutto alla normalità.
Noi continueremo ad informarvi passo passo con i mezzi disponibili.
Aiutateci ad aiutarvi”.

© Riproduzione riservata

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