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Controlli nelle aziende della provincia di Prato: sospese tre attività per lavoratori al nero

Il gruppo interforze ha individuato 19 operai senza regolare contratto, 13 dei quali presenti sul territorio nazionale senza permesso di soggiorno

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PRATO – Un’altra settimana di controlli del gruppo interforze contro il lavoro nero e irregolare in provincia di Prato.

È stata una settimana densa di controlli quella iniziata il 5 dicembre scorso e che ha visto il gruppo di lavoro interistituzionale per il contrasto allo sfruttamento lavorativo – coordinato dalla prefettura – intervenire in tre aziende del territorio provinciale, sottoposte al controllo ispettivo congiunto di Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza, Ispettorato del lavoro, Asl, Inps, vigili del fuoco, polizia nunicipale, Alia, Agenzia delle Dogane e Arpat.

Complessivamente sono stati identificati 35 cittadini stranieri, di cui 13 presenti sul territorio nazionale senza titolo di soggiorno. Tutte le aziende sono state sospese per l’impiego di lavoratori risultati assunti senza regolare contratto, in totale 19, ed uno dei titolari è stato arrestato per l’elevato numero di lavoratori clandestini impiegati all’interno dello stabilimento.

Nel corso delle ispezioni sono state riscontrate diverse violazioni delle norme in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. In particolare, una delle imprese è stata sanzionata sia per le carenti condizioni igienico-sanitarie che per la mancanza di agibilità dei locali ed a suo carico è stata accertata l’evasione totale della tassa Tari; nella medesima circostanza si è proceduto al sequestro amministrativo di 54 macchinari, nonché alsequestro di locali impropriamente adibiti a dormitorio.

Un’altra delle ditte controllate, in ragione delle specificità dei processi produttivi, è stata sottoposta alle verifiche dell’Agenzia regionale per la protezione ambientale. Nell’ambito dell’accesso ispettivo in parola, sono state riscontrate violazioni delle norme in materia di conferimento dei rifiuti speciali, nonché sulla tenuta dei registri di carico e scarico dei rifiuti pericolosi. È stato accertato il mancato aggiornamento dei documenti di sicurezza con il nuovo rappresentante legale, ulteriore motivo di sospensione dell’attività.

Nel corso dei tre sopralluoghi sono state comminate, complessivamente, sanzioni pecuniarie per un ammontare superiore a euro 128mila euro

Nel corso del 2024, il Gruppo di lavoro si è riunito in 11 occasioni ed ha programmato ispezioni all’interno di 46 aziende. Nel complesso, sono stati individuati 152 lavoratori privi di regolare contratto, di cui 90 anche irregolari sul territorio nazionale. Le violazioni riscontrate nel corso degli accessi hanno condotto all’arresto di 4 datori di lavoro, alla sospensione di 34 attività e a sanzioni pecuniarie per un valore superiore a 800mila euro.

© Riproduzione riservata

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