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PRATO – È accusata di circonvenzione di incapace una donna che si sarebbe approfittata della infermità psichica di un anziano di Prato per raggirarlo e lucrarci su.
Avrebbe infatti indotto l’uono a comprare un autoveicolo, aprendo un finanziamento, sebbene lo stesso non fosse neanche in possesso della patente.
L’uomo, da tempo, in condizione di profonda solitudine e disagio fisico, oltre che di infermità psichica, come rilevato da un consulente tecnico appositamente nominato dal procuratore della Repubblica, Luca Tescaroli. La donna avrebbe indotto l’anziano signore all’acquisto ma non solo l’autovettura non sarebbe mai entrata nella disponibilità dell’acquirente ma sarebbe anche stata, successivamente, ceduta al convivente dell’indagata per un importo irrisorio e dopo pochi mesi nuovamente rivenduta a terzi a un prezzo maggiorato. In aggiunta l’uomo raggirato ha anche dovuto pagare numerose infrazioni al codice della strada maturate dall’utilizzatore del mezzo e le sanzioni per il mancato pagamento delle rate e gli interessi moratori nei confronti della finanziaria.
L’indagine è stata compiuta anche grazie al supporto della Guardia di finanza di Prato ed è stata conclusa con l’avviso di conclusione indagini nei confronti dell’indagata.
Le risultanze delle attività eseguite saranno vagliate dal giudice preposto e, dunque, la responsabilità delle persone sottoposte alle indagini dovrà essere valutata nelle
successive fasi del procedimento penale.