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Prato, folla in Duomo per l’ultimo saluto al vescovo Gastone Simoni

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PRATO – Folla in Duomo a Prato mercoledì 31 agosto per l’ultimo saluto a Gastone Simoni, vescovo di Prato dal 1992 al 2012 scomparso a 85 anni domenica 28 agosto.

Vescovo popolare e molto amato dai pratesi.

Il funerale di Gastone Simoni è stato presieduto dal vescovo Giovanni Nerbini e concelebrato dal cardinale Giuseppe Betori, arcivescovo di Firenze, il vescovo emerito di Prato Franco Agostinelli, il vescovo di Fiesole Stefano Manetti, il vescovo di Pistoia Fausto Tardelli, il vescovo di Arezzo-Cortona-Sansepolcro Riccardo Fontana, il  vescovo di Pescia Roberto Filippini, l’emerito di Fiesole Mario Meini e l’emerito di Grosseto Rodolfo Cetoloni.

Presenti anche il cardinale albanese Ernest Simoni e l’abate di Monte Oliveto Maggiore Diego Gualtiero Rosa.

Hanno concelebrato circa cento sacerdoti di Prato, Fiesole e Pistoia.

Presenti le istituzioni cittadine, con il sindaco di Prato Matteo Biffoni e i sindaci  in carica durante l’episcopato di Gastone Simoni.

I familiari con le sorelle Gabriella e Maria.

Il feretro è arrivato da Fiesole a Prato martedì 30 agosto per essere esposto in San Domenico.

Il vescovo Nerbini nell’omelia: “Era capace di fermarsi per strada per salutare ed ascoltare le persone fino a perdere la cognizione del tempo. Riempiva l’agenda fino all’inverosimile per non rifiutare una udienza a nessuno. Dava generosamente a tutti”.

Il sindaco Matteo Biffoni: “Monsignor Simoni ha ricevuto la cittadinanza onoraria in una città parsimoniosa nel conferire cittadinanze onorarie a chi non è nato a Prato. Gastone Simoni è arrivato a Prato nel 1992, quando la città era una locomotiva. Poi quella locomotiva si è inceppata. Ma è in quel momento che lui è diventato riferimento e stimolo: sollecitava politica e amministrazione, proponeva e dava soluzioni. Da sindaco gli sono grato perché si è preso carico delle difficoltà anche quando poteva non farlo ed è stato in prima fila nell’affrontare acque agitate. Per questo è stato per così dire automatico il conferimento della cittadinanza onoraria”.

Quindi Biffoni: “L’amore e l’affetto di una comunità intera per il vescovo Gastone è facilmente raccontabile guardando alla grande partecipazione alle esequie, alla tantissime visite alla salma in San Domenico e alle decine di messaggi di cordoglio che sono giunti anche in Comune per la sua scomparsa. Non si è limitato solo a sollecitare la politica e le istituzioni a prendersi cura del lavoro, dell’accoglienza delle persone che venivano qui a lavorare, ha fatto proposte, lanciato idee, creato relazioni. In questo è stato pratese, pratesissimo. Sua l’intuizione di dedicare un premio, lo Stefanino, a chi si impegna per il lavoro degno. Come sindaco lo ringrazio perché ha sempre chiesto di alzare il livello della qualità della nostra proposta. Gli sono infinitamente grato per il suo importante magistero”.

© Riproduzione riservata

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