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Crisi del distretto tessile, da enti e associazioni un documento unico per il governo

Il testo sarà consegnato dal tavolo convocato a Prato all'assessora regionale Nardini che il 18 settembre sarà a Roma per chiedere interventi tempestivi

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PRATO – Crisi del distretto tessile, c’è unità di intenti fra enti, associazioni di categoria e sindacati. 

Nell’incontro che si è svolto a Prisma a Prato è stato programmato un documento unico da portare a Roma per superare il momento critico dettato dal netto calo degli ordini anche a causa di un contesto internazionale complesso e incerto. Le richieste: dare carattere di ordinarietà al sostegno governativo per gli investimenti che accrescano la competitività delle aziende, risorse per la cassa integrazione che aiutino forza lavoro e imprenditori a superare i periodi di rallentamento della produzione come questo , la moratoria sul pagamento degli F24 e dei prestiti bancari.

Il documento è in fase di redazione e sarà portato all’attenzione dell’assessora regionale al lavoro, Alessandra Nardini che il 18 settembre sarà a Roma per chiedere al governo interventi tempestivi a supporto dell’economia toscana. Un documento unico che mette insieme imprese e sindacati, frutto de l tavolo di coordinamento sulla crisi del distretto tessile e del sistema moda toscano convocato stamani, 9 settembre, a Prisma dal Comune.

“Prato parla con un’unica voce perché nei momenti di difficoltà sa fare squadra, superare le divisioni e guardare a un bene più grande, la salvezza del suo distretto – afferma la sindaca Ilaria Bugetti che ha aperto i lavori – Le istituzioni devono stare vicine agli imprenditori e ai lavori di fronte a questa crisi che è diversa dalle precedenti. Portiamo nelle sedi competenti, Regione e Stato, le misure da prendere per affrontare questi mesi difficili. Ringrazio perché trovo lo stesso spirito di unità in tutte le categorie”.

Nei vari interventi che si sono succeduti, è stato sottolineato che molte imprese sono preoccupate sia per la mancanza di commesse, che per l’indebitamento al quale devono comunque fare fronte. Per questo è stata richiesta la moratoria sui prestiti. Le associazioni di categoria hanno condiviso anche con il tavolo le diverse iniziative che ciascuna sta prendendo, con i propri rappresentanti a livello nazionale, per dare risposte alle criticità. Tra le tematiche del confronto anche l’importanza dei progetti di sistema al fine di potenziare la competitività della imprese ma anche la qualità e sicurezza del lavoro: i progetti di sistema, come Sicurfad e la piattaforma di distretto (finanziati con i 10 milioni del governo Draghi); la maggiore tracciabilità e trasparenza della filiera; la formazione del personale e la capacità di attrarre giovani verso i mestieri del tessile per il ricambio generazionale.

Tutte le imprese italiane registrano rallentamenti negli ordini ma Prato è una realtà produttiva particolare. Ad esempio è l’unico distretto in Europa ad aver intrapreso, grazie a Prato Carbon Neutral, il percorso virtuoso europeo delle 100 città che si impegnano per la neutralità climatica entro il 2030. Inoltre nei prossimi giorni verrà convocato un incontro del Tavolo con i parlamentari del territorio.

“Dobbiamo far comprendere al Governo e all’Europa la peculiarità della crisi del distretto tessile ma soprattutto le potenzialità che ci sono se questa crisi verrà superata – spiega l’assessora alle attività produttive, Benedetta Squittieri – per questo servono adesso risposte concrete sulla crisi e risorse per le costruire le prospettive future. Adesso è necessario riattivare tutti gli strumenti finanziari possibili (cassa integrazione in deroga, moratoria degli F24 e dei pagamenti, etc…), ma dobbiamo anche impegnarci per indirizzare il distretto verso un futuro che cambia e richiede innovazione e maggiori competenze”.

“In questo contesto – prosegue Squittieri – chiederemo quindi anche di rendere stabile nel tempo la dotazione straordinaria di 10 milioni di euro che fu concessa nel 2022 dal Governo Draghi, che è stata volano di progetti di innovazione e sviluppo per oltre 150 aziende e ha visto il distretto rispondere in modo virtuoso, mettendo a terra con investimenti concreti tutte le risorse a disposizione insieme a quella attivate da parte privata”.

© Riproduzione riservata

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