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Acqua, sindaco di Prato ai parlamentari: “Emendamento per riutilizzo”

Biffoni: "Il nostro è un caso unico. Abbiamo 10 milioni metri cubi non utilizzabili. Il decreto ci esclude". In estate il sindaco aveva chiesto intervento Governo Draghi

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PRATO – Acqua, sindaco di Prato ai parlamentari: “Emendamento per riutilizzo”.

Biffoni chiede ai parlamentari pratesi un emendamento di legge per poter riutilizzare 10 milioni di metri cubi di acqua.

Biffoni: “Il nostro è un caso unico, ma virtuoso e già pronto a utilizzare fino a 10 milioni di metri cubi d’acqua  I tecnici di Gida hanno già inviato le osservazioni, ma serve anche un supporto politico per una delle più importanti azioni che possiamo fare sul territorio per valorizzare le risorse idriche”.

La nuova normativa europea introduce la possibilità di reimpiego. Ma il decreto del presidente della Repubblica esclude Gida, Gestione Impianti Depurazione Acque S.p.A, la società che gestisce sistema di depurazione delle acque civili e industriali, proprio in quanto impianto che recepisce sia acque civili che industriali.

Una stesura del decreto che quindi non tiene conto della richiesta inviata l’estate scorsa da Prato al Governo Draghi, Mite, in piena emergenza idrica in Toscana. Molti Comuni firmarono un’ordinanza per limitare l’uso di acqua. Biffoni evidenziò allora: “Da tempo  cerchiamo un’interlocuzione con il Ministero per un’autorizzazione per il riutilizzo acque senza però ricevere risposta”.

Il 31 marzo 2023, rende noto il Comune di Prato, è scaduta la consultazione pubblica sul sito del ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica del Dpr, un atto firmato dal Presidente Mattarella per adeguare la normativa italiana sul riutilizzo delle acque reflue urbane depurate ed affinate per diversi usi a quella europea.

Biffoni: “Tra poco ci troveremo a dover affrontare nuovamente l’emergenza idrica, con l’assurdo paradosso di avere scorte di acqua depurata inutilizzate a causa della mancanza di normative che ne consentano l’utilizzo per fini irrigui o per il lavaggio strade, per esempio. Proprio la scorsa estate facemmo presente il problema al ministero dell’Ambiente e lo scorso settembre ci confrontammo con i tecnici del ministero portando l’esempio di Prato con Gida. Adesso siamo a un passo dall’avere una norma nazionale, sarebbe un paradosso se non fosse applicabile a Prato”.

Nella lettera inviata a tutti i parlamentari pratesi e ai sottosegretari il sindaco ha proposto anche un incontro online lunedì 3 aprile:”Auspico un lavoro di squadra per il bene del nostro distretto e della nostra comunità, ma non soltanto. Ci auguriamo che la prossima estate si sia in grado di poter ampliare gli ambiti di utilizzo e che si possa anche lavorare alla  richiesta di sgravi per le aziende che utilizzano acque di recupero: così come si prevedono incentivi e sistemi premianti per il risparmio energetico, è necessario un provvedimento analogo per quelle imprese che riducono il consumo di un bene prezioso come l’acqua utilizzando quella di recupero”.

© Riproduzione riservata

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