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Gioco d’azzardo e scommesse clandestine, a Prato sigilli a un’altra bisca

Dal 2024 scoperte 17 strutture illegali, che hanno coinvolto circa 170 giocatori. Sequestri complessivi per oltre 750mila euro

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PRATO – Una nuova bisca clandestina individuata in via Strozzi: nuove denunce e sequestri. 

L’occasione, da parte della procura di Prato, per fare il bilancio dell’attività contro le scommesse clandestine e il gioco d’azzardo. 

Dal 2024 a oggi, le investigazioni dalla procura di Prato hanno consentito di individuare al presenza e l’operatività nel territorio della Chinatown pratese, di diciassette bische clandestine, dove sono risultati essere praticati il gioco d’azzardo, fra i quali, il Pai Gow e il Mahjong, e scommesse illegali su larga scala, con il coinvolgimento di circa 170 persone tra giocatori e titolari/organizzatori delle attività, con un sequestro complessivo di circa 750mila euro in contanti, successivamente versati al Fondo unico giustizia.

Le iniziative si collocano nel quadro di una ben individuata strategia funzionale a contrastare il fenomeno particolarmente radicato nel distretto pratese, uno dei più importanti del paese, capace di generare consistenti flussi di denaro sommerso, come si può cogliere da una visione unitaria e organica, derivante dalla ricostruzione degli esiti investigativi sinora effettuati.

Innanzitutto, 1’11 gennaio 2024, è stata individuata una bisca clandestina in via Castagnoli, con sequestro di circa 115mila euro e il coinvolgimento di 38 cittadini cinesi. Il 14 marzo 2024, è stato individuato altro centro illegale in via Valentini, a Prato, con sequestro di circa 125mila euro in contanti e il coinvolgimento di cinque cittadini cinesi e di 12 soggetti di nazionalità. È stata, poi, individuata, agli inizi del 2024, nel Macrolotto 1, la sede di una ditta di confezioni trasformata in bisca clandestina. All’interno sono stati sorpresi in flagranza diversi soggetti intenti a praticare il gioco d’azzardo cinese Pai Gow, con la presenza di oltre 323mila in contanti, registri contabili, strumenti per li conteggio delle banconote e postazioni informatiche per l’accesso a siti di scommesse online non autorizzati. Nell’occasione, sono stati individuati undici soggetti nei cui confronti sono stati contestati i reati di cui agli articoli 718 e 720 del codice penale, e sequestrati di tre personal computer, quattro telefoni cellulari.

L’analisi forense dei dispositivi mobili sequestrati ha permesso nei mesi seguenti di scoprire quattro ulteriori esercizi abusivi, formalmente operanti come internet point ma strutturati per l’accesso a piattaforme estere non censite dall’amministrazione delle Dogane e Monopoli. Sono stati cosi sequestrati 104 personal computer, 2 video lottery terminal (Vlt, apparecchi elettronici da intrattenimento utilizzati per praticare il gioco d’azzardo, sprovvisti di autorizzazione statale) e oltre 11mila euro in contanti, con la contestazione di sanzioni amministrative per un valore complessivo di 1.104.000 euro.

Il 2 agosto 2024, in via Castagnoli a Prato, è stata scoperta un’altra bisca clandestina, con il sequestro di 9300 euro e il coinvolgimento di 6 cittadini cinesi. Il 29 ottobre 2024, in via Filzi, è stata individuata un’ulteriore bisca, con il sequestro di circa 5mila euro in contanti e il coinvolgimento di quattro cittadini cinesi. Il 17 novembre 2024 è stata scoperta in via Puccini a Prato, una bisca clandestina, con il sequestro di 4mila euro in contanti e il coinvolgimento di 8 cittadini cinesi. Nella serata del 9 dicembre 2024, veniva individuato uno stabile in via del Molinuzzo, nel Macrolotto 2, dove sono stati individuati 16 cittadini di nazionalità cinese, intenti a giocare a Mahjong e ad altri giochi d’azzardo e sottoposti a sequestro oltre 70mila euro in contanti presenti sui tavoli da gioco.

L’11 dicembre 2024, in un appartamento, ubicato a Prato, venivano individuati 6 cittadini cinesi che esercitavano il gioco d’azzardo denominato Mahjong, con contestuale sequestro di circa 8mila euro in contanti e numerosi mazzi di carte. Il 6 gennaio 2025, in via Arno, a Prato, è stato individuato al centro di giochi e scommesse clandestini, con il coinvolgimento di 4 cittadini italiani e di dodici cinesi, con sequestro di fiches e di un brogliaccio con annotazione di numerosi crediti e debiti derivanti dal gioco d’azzardo e dalle scommesse praticate

Il 26 gennaio 2025, in via Pollative, a Prato, veniva trovata una bisca clandestina, con
sequestro di circa 20mila euro in contanti e il coinvolgimento di tre cittadini cinesi.
Il 27 marzo 2025, in via Pistoiese a Prato, venivano sequestrati circa 15.000,00 euro in contanti, con il coinvolgimento di 13 cittadini cinesi.
Il 29 aprile 2025, a seguito di accesso ispettivo effettuato, è stata individuata una nuova bisca clandestina urbana, allestita per il gioco del Mahjong, con all’interno la presenza di cinque soggetti, intenti a praticare li gioco d’azzardo e di numerose mazzette di denaro sui tavoli. Nella circostanza, sono stati sequestrati circa 4mila euro in contanti, di 672 tessere Mahjong, di 21 dadi, di 16 bacchette in legno, di 2 tappeti da gioco e di 4 tavoli, di cui uno elettronico.

Il 30 aprile scorso, alle 16 circa, si è infine proceduto al controllo di un edificio in via Strozzi e sono state individuate persone intente a praticare il gioco d’azzardo. Il controllo ha consentito di individuare all’interno del locale nove persone, tutti appartenenti alla comunità cinese. Il locale, in passato usato per fini commerciali, si presentava predisposto su due livelli, piano terra e seminterrato dove, all’interno di quest’ultimo veniva scoperto un grosso stanzone con sette tavoli da gioco, attorno ad uno dei quali erano presenti i tre soggetti in questione, regolari i Italia, intenti a giocare al gioco d’azzardo denominato Mahjong con le relative bacchette e alcuni dadi. L’accertamento al riguardo permetteva di rinvenire delle banconote di denaro per un ammontare di circa 2mila euro, che gli stessi avevano occultato al di sotto del pavimento adesivo posto sotto le sedie, nonché all’interno di un divano presente in stanza. Una volta scoperto il denaro, i tre giocatori hanno ammesso di averlo celato prima dell’intervento delle forze dell’ordine e che lo stavano utilizzando nel corso del sgioco. Le articolate investigazioni, coordinate da quest’ufficio, si sono nutrite dell’apporto degli appartenenti della Guardia di finanza, della Polizia e dell’Arma dei carabinieri e della polizia municipale e sono orientate alla disarticolazione dei circuiti economici criminali.

© Riproduzione riservata

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