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Lavoratori e sindacalisti aggrediti durante uno sciopero a Prato: sei in ospedale

Ieri il grave fatto che ha indignato la politica. Stasera (15 dicembre) dalle 18 mobilitazione e presidio in via Galcianese

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PRATO – Aggressione ai danni di lavoratori e sindacalisti Sudd Cobas durante uno sciopero ad un ristorante di via Galcianese. Sarebbero stati aggrediti a colpi di bottiglia e in sei sono finiti all’ospedale.

Il sindacato di base ha risposto con una mobilitazione che andrà in scena oggi, proprio in via Galcianese, dalle 18. 

Solidarietà immediata arriva dal Pd di Prato. “Esprimo la più ferma condanna per la violenta aggressione ai danni dei dei lavoratori e dei sindacalisti dei Sudd Cobas avvenuta ieri sera in via Galcianese. Un fatto gravissimo che non può essere tollerato e su cui chiediamo venga fatta piena luce“. Lo dichiara Marco Biagioni, segretario del Partito Democratico di Prato.

“Sei persone sono finite in ospedale, alcune con ferite serie alla testa provocate da bottiglie di vetro. È la quarta aggressione da settembre, la terza nell’ultimo mese. Un’escalation allarmante che colpisce chi ogni giorno si batte per i diritti dei lavoratori e contro lo sfruttamento. A nome del Pd di Prato esprimo piena solidarietà ai sindacalisti e ai lavoratori aggrediti. Chi difende i diritti non può essere lasciato solo. Prato non si piega alle intimidazioni”.

“Chiediamo agli inquirenti – conclude il Pd – di fare chiarezza su quanto accaduto e di adottare ogni misura necessaria a garantire la sicurezza di chi esercita legittimamente l’attività sindacale. A Prato non c’è spazio per la violenza contro chi rivendica dignità e rispetto delle regole“.

“Il braccio violento del caporalato a Prato non si ferma, si arma di bottiglie, ferisce. Siamo alla quarta aggressione fisica di lavoratori in protesta da parte dei caporali. E questa volta sei persone sono finite all’ospedale, due con la testa spaccata da una bottiglia. È un Paese che onora il diritto allo sciopero quello in cui i delegati sindacali possono essere presi a bottigliate, senza che il governo faccia nulla?”.  Lo afferma Marco Grimaldi, vicecapogruppo di Alleanza Verdi Sinistra alla Camera, commentando la nuova violenta aggressione al presidio del Sudd Cobas.

“Questa volta non è la moda, ma la ristorazione – prosegue Grimaldi – perché il neoschiavismo non ha confini ed entra anche nelle cucine e nelle sale dei ristoranti. È il segno di un territorio in cui una vera e propria organizzazione criminale pensa di poter agire al di sopra della legge. Lasciare la legge sola a combattere è l’atto più irresponsabile che la politica possa fare». Per questo, annuncia Grimaldi, “ho presentato un’interrogazione urgente alla ministra Calderone. Ora basta“.

Domani mattina (16 dicembre) il deputato di Avs sarà a Prato al convegno della Cgil sul settore della moda. “Appena concluso – aggiunge Laschi, segretario provinciale di sinistra italiana Avs – saremo in via Galcianese e dopo dai lavoratori in presidio permanente davanti all’Alba Srl. La violenza dei caporali è un attacco diretto ai diritti, alla dignità del lavoro e alla libertà sindacale. Non lasceremo soli né i lavoratori né chi denuncia sfruttamento e neoschiavismo: la presenza della politica e delle istituzioni è un dovere”.

© Riproduzione riservata

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