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Capitale Cultura 2026, sfuma il sogno di Valdichiana Senese

Vince L'Aquila. I dieci sindaci toscani capitanati da Agnese Carletti: "Ce l'abbiamo messa tutta. Avventura esaltante ed emozionante. Congratulazioni a L'Aquila". Mazzeo: "Valdichiana Capitale toscana della cultura. Progetto verrà realizzato". Per la prima volta una Unione di Comuni finalista

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SIENA – Capitale Cultura 2026, sfuma il sogno di Valdichiana Senese
Capitale Cultura 2026, sfuma il sogno di Valdichiana Senese, L’Aquila è stata proclamata Capitale italiana della Cultura 2026. L’annuncio del ministro Sangiuliano.
Dieci sindaci insieme in una Unione dei Comuni. Ed è la prima volta che un’Unione di Comuni arriva tra le prime dieci finalisti.

Agnese Carletti, sindaca di San Casciano dei Bagni, presidente  dell’Unione dei Comuni Valdichiana Senese, nei giorni scorsi in audizione finale a Roma nella Spadolini del Ministero della Cultura,  con Antonio Mazzeo, presidente Consiglio regionale della Toscana: “Noi ce l’abbiamo messa tutta e sentirete ancora parlare del progetto”.

Poi: “Congratulazioni a L’Aquila, Capitale italiana della cultura 2026 e complimenti a tutte le altre candidate che hanno dimostrato la vitalità del nostro paese. Noi siamo fieri di esserci confrontati ai massimi livelli della programmazione culturale. I dieci sindaci di Cetona, Chianciano Terme, Chiusi, Montepulciano, Pienza, San Casciano dei Bagni, Sarteano, Sinalunga, Torrita di Siena, Trequanda ringraziano tutti i soggetti del territorio. I partner nazionali e internazionali che hanno collaborato al progetto. L’unità operativa coordinata dalla Fondazione Cantiere Internazionale d’Arte e formata dalle progettiste Carolin Angerbauer e Laura Fatini, il direttore di candidatura Filippo Del Corno”.

Antonio Mazzeo: “Anche se non potrà fregiarsi del ruolo di Capitale italiana della cultura 2026, ruolo che è stato assegnato a L’Aquila, è giusto e doveroso riconoscere alla Valdichiana senese il ruolo di Capitale toscana della cultura, per aver creato un progetto che sarà la base per nuove iniziative di valorizzazione e sviluppo del quel territorio”.

Poi Mazzeo: “Ai Comuni della Valdichiana Senese voglio dire grazie per avere fatto sinergia e voglio esprimere il mio apprezzamento e quello del Consiglio regionale per aver avanzato una proposta non solo credibile, ma preziosa per il territorio. Hanno colto l’occasione della candidatura per elaborare un progetto che potrà comunque essere realizzato e che punta alla valorizzazione di una zona di grande pregio della Toscana, delle sue bellezze artistiche e paesaggistiche e a uno sviluppo sostenibile che rallenti il processo di spopolamento che ha colpito alcune di quelle aree. Quest’avventura è stata un’occasione per fare squadra e dobbiamo coglierne i risultati positivi che ha prodotto”.

Mazzeo: “Questo è un progetto che nasce dal territorio. Tiene conto della grande scoperta archeologica, unica al mondo, avvenuta a San Casciano dei Bagni, ma è anche un racconto di tradizione e storie differenti. Si tratta di una proposta innovativa, un ‘seme’ per costruire una proposta culturale differente, in grado di attirare turisti da tutto il mondo, che sono certo colpirà la commissione. C’è l’idea di una Toscana bella che si sa aprire al mondo, partendo dalla sua storia, dai suoi valori e dalle sue radici”.

‘Valdichiana senese, seme d’Italia’ è il titolo scelto per il progetto  dell’Unione dei Comuni Valdichiana Senese.

La sindaca Carletti: “Abbiamo pensato fin dall’inizio che questo progetto dovesse servire prima di tutto al territorio, dovesse cioè essere un mezzo utile per la nostra area interna, più che un fine. Abbiamo dichiarato all’audizione dello scorso 5 marzo, di fronte alla giuria e alle nostre comunità, che ci saremmo impegnati comunque ad attuare le iniziative elaborate per fornire nuovi servizi culturali, condivisi con le associazioni e le istituzioni locali. Riconoscere, abitare, attrarre ed esprimere sono i quattro verbi che caratterizzano il nostro dossier e che guideranno le politiche culturali della Valdichiana Senese per i prossimi anni”.

Il percorso di candidatura era stato avviato a inizio 2022 dall’allora presidente Giacomo Grazi che si rallegra per il traguardo raggiunto: “È stata un’avventura esaltante ed emozionante. Abbiamo raccolto dal basso le esigenze e le aspirazioni del nostro territorio e le abbiamo portate alle istituzioni regionali e nazionali, rendendo la Valdichiana Senese una realtà riconoscibile e autorevole: questo è già un grande risultato per la nostra collettività. Rimarrà anche il nostro primato, perché siamo la prima Unione di Comuni ammessa alla selezione finale per il titolo di Capitale italiana della cultura”.

© Riproduzione riservata

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