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Beko Siena, incontro al Mimit con la sottosegretaria Fausta Bergamotto. Il Mimit, con un comunicato: “Il Mimit ha avviato interlocuzioni con il Comune di Siena e Invitalia per l’acquisizione dello stabilimento Beko di Siena da parte di un soggetto pubblico, come punto di partenza per creare le condizioni favorevoli alla reindustrializzazione dell’impianto e alla ricerca di un nuovo investitore, restituendo così un futuro produttivo al sito.
È quanto emerge dall’incontro tecnico su Beko Europe in corso a Palazzo Piacentini, alla luce del disimpegno della Regione Toscana e delle delibere della Provincia di Siena, che escludono un intervento per l’acquisizione del sito, senza aver prima le garanzie di un progetto industriale. Al confronto, presieduto dal sottosegretario con delega alle crisi di impresa, Fausta Bergamotto, partecipano i vertici della proprietà, le strutture del Mimit e le organizzazioni sindacali”.
Martedì 25 febbraio alle ore 18 è convocato con urgenza alla presenza del presidente Eugenio Giani il tavolo regionale di crisi su Beko Europe. Alla riunione in palazzo Strozzi Sacrati sono invitate le istituzioni territoriali – oltre alla Regione, Comune e Provincia di Siena – e le organizzazioni sindacali.
Agnese Carletti, presidente Provincia Siena: “E’ del tutto evidente che ormai siamo di fronte ad una vera e propria strumentalizzazione politica arrivando perfino ad evocare atti e delibere mai assunte. Per buona prassi e buon governo a Siena i lavoratori siamo abituati a guardarli in faccia e sia loro che i loro rappresentanti sindacali che siedono al tavolo di coordinamento che accompagna la crisi dall’avvio della vertenza, sanno bene ciò che questo territorio ha chiesto in modo unitario: e cioè che la vertenza Beko Europe per Siena non è chiusa finché non ci saranno le condizioni per garantire la continuità industriale per il sito di viale Toselli e la salvaguardia dei 299 posti di lavoro. Condizioni che, ad oggi, ancora stiamo aspettando e rispetto alle quali il territorio, come abbiamo sempre detto, è pronto a fare la sua parte”.
Eugenio Giani, presidente Regione Toscana: “Nessun disimpegno, tutto il contrario. Noi siamo impegnati a sostenere per quanto è nelle nostre competenze la lotta dei lavoratori e la prospettiva di investimenti per l’attività industriale Beko a Siena. Semplicemente non siamo stati invitati alla riunione al Ministero, addirittura attribuendo posizioni alla Regione che mai sono state richieste od oggetto di interlocuzione, compiendo grave scorrettezza istituzionale. Vi è una chiara volontà di mistificare con parole false e improprie, quali “disimpegno”, il ruolo della Regione, ad oggi molto importante per sollevare, amplificare, difendere le ragioni dei lavoratori Beko di Siena. Invece che unire il ruolo delle Istituzioni si cerca di dividere e strumentalizzare, provocando danno alla lotta dei lavoratori e all’impegno per salvare la realtà industriale di Siena. Chiariremo in tutte le sedi questo irresponsabile comportamento che emerge dalla nota Mimit su Beko”.
Mimit: “Riguardo all’impianto di Siena, Beko ha confermato il proseguimento delle attività fino al 31 dicembre 2025 e la disponibilità a rispettare il contratto di locazione fino a dicembre 2027. Nel frattempo, la società si è impegnata a facilitare la transizione verso la reindustrializzazione, destinando circa 7 milioni di euro per la gestione del canone d’affitto, per l’individuazione di un advisor che avvii immediatamente la ricerca di un nuovo soggetto industriale e per la continuazione delle attività di bonifica.
Il tavolo tecnico odierno segue gli incontri precedenti con la Regione e il Comune della scorsa settimana, nonché quello tra il ministro Urso e i vertici di Beko in occasione della sua recente missione in Turchia. In quella sede, l’azienda ha presentato un aggiornamento del piano industriale, confermando, in linea con quanto richiesto dal Mimit al tavolo plenario del 30 gennaio, investimenti pari a 300 milioni di euro.
Il tavolo tra le parti verrà aggiornato giovedì 27 febbraio presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy”.