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Alluvione in Toscana, centinaia di sfollati. Curcio: “Evacuazioni preventive”.
Unità di crisi Regione Toscana sabato 4 novembre con Fabrizio Curcio, capo Protezione Civile Nazionale, Eugenio Giani, presidente Regione Toscana e video riunione con i sindaci.
Il punto di Eugenio Giani, presidente Regione Toscana, e Curcio, che hanno sorvolato le zone colpite dalla drammatica alluvione del 2 novembre.
Ci sono 300 sfollati, 12mila persone bloccate in casa dall’acqua a Campi Bisenzio, provincia Firenze, quindi raggiungibili solo con mezzi anfibi. E Seano, Comune di Carmignano, provincia di Prato, senza acqua potabile. Acqua con autobotti. Trecento milioni la prima stima dei danni presentata da Giani.
Riattivata la circolazione sulla linea ferroviaria Prato- Pistoia alle 12 come da previsione attraverso RFI e Trenitalia. Ripristinato argine sull’A11 in zona Prato Est.
Curcio: “Si sta lavorando cercando di dare una soluzione rispetto a quelle che sono le possibilità, c’è un tema di meteo che andrà a peggiorare anche oggi sabato 4 novembre. Probabilmente ci sarà bisogno, questo lo stabiliranno i sindaci, anche di evacuazioni preventive del territorio che è stato colpito. In questo senso si sta facendo il possibile per supportare le persone”.
Poi Curcio “Oggi stesso abbiamo più di 1.000 volontari che stanno lavorando, ci sono sei colonne mobili in arrivo, cinque colonne mobili di volontariato nazionale, quindi i mezzi ci sono. Il tema vero è l’impiego dei mezzi in un territorio molto ampio, per questo abbiamo chiesto anche il rafforzamento dei centri di coordinamento per sapere bene come si impiegano i mezzi. Ci vuole il coordinamento del sindaco che stabilisca un po’ le priorità, su questo il livello nazionale è disponibile a mobilitare ulteriori risorse. Negli eventi alluvionali la presenza di acqua rende molto complicato in alcune aree il ripristino della parte elettrica e dei servizi essenziali.
Bisogna lavorare molto sul territorio per stabilire le priorità soprattutto per le persone più fragili, per quelle che sono già fragili per problemi e gli anziani che non possono stare in abitazioni dove non c’è energia ed acqua”.