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FIRENZE – L’Associazione Stampa Toscana, sindacato dei giornalisti, ha consegnato ieri (7 luglio) nel corso della sua assemblea annuale ospitata a Palazzo Strozzi Sacrati, sede della presidenza della Regione, una ’pergamena al merito’ al procuratore della Repubblica di Prato Luca Tescaroli, “che ha pienamente e tempestivamente rispettato la legge e il diritto dei cittadini ad essere informati nella situazione di vera emergenza criminalità che in questi mesi ha avvolto in maniera preoccupante la provincia pratese e larga parte della Toscana”.
Un riconoscimento condiviso anche dal presidente della Toscana Eugenio Giani. “Tescaroli – ha commentato – è uno dei grandi magistrati di questo paese ed è per noi un onore che lavori in Toscana, a Prato. Ho condiviso il suo appello a riscrivere la legge sui pentiti in modo da estenderla a cittadini non italiani, in modo da utilizzare questo strumento, che si è rivelato importantissimo nel contrasto alla mafia italiana, anche contro la mafia cinese pratese”. “Se i parlamentari non daranno seguito all’appello del magistrato – prosegue Giani – sono pronto a presentare una proposta di legge al Parlamento come Regione”.
Il presidente Giani è intervenuto anche al seminario di formazione continua che si è svolto dopo l’assemblea del sindacato. Un seminario che ha ripercorso la vicenda, non ancora chiusa, che vede gli agostiniani in prima linea per evitare che la caserma Ferrucci in Santo Spirito a Firenze, dismessa dall’Esercito, diventi una Rsa di lusso, privando l’Oltrarno fiorentino di un punto di riferimento a disposizione di tutti i cittadini.
“Quell’edificio, come molti altri, fu confiscato dalla Stato alla chiesa con l’Unità d’Italia per essere usato per finalità sociali – ricostruisce Giani -. Bene dunque fino a quando è usato per ospitare scuole, una caserma fino a quando c’è stato il servizio di leva, ma non per attività commerciali come una . Ho sposato da subito e senza incertezza la causa di padre Pagano”.