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Emergenza alluvione, vaccinazione di massa. Rischio tetano

Toscana, piano straordinario Asl "per tutelare la salute collettiva della popolazione". Acqua in bottiglia o bollita. Gettare cibi deperibili e prodotti orto. Le linee guida. Numero verde

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Emergenza alluvione, vaccinazione di massa. Rischio tetano.

Vaccinazione antitetanica gratuita per la popolazione colpita dall’alluvione in Toscana.

“Per tutelare la salute collettiva della popolazione nell’attuale momento emergenziale”, i Servizi di Igiene Pubblica del Dipartimento della Prevenzione offrono gratuitamente e senza prenotazione la vaccinazione antitetanica (dTp), sia come ciclo primario che eventuale richiamo ogni 10 anni.

Emergenza alluvione, “che ha interessato la maggior parte dei territori di Asl Toscana Centro, “il Dipartimento Prevenzione ha redatto alcune indicazioni preliminari per il ripristino in sicurezza delle condizioni di utilizzo dei fabbricati e delle infrastrutture nei territori colpiti dall’alluvione. Oltre a ciò l’Azienda indica le misure da seguire per la corretta gestione degli alimenti e la sicurezza delle acque. Tali indicazioni dell’Azienda sanitaria tengono conto anche delle misure adottate dalla Regione Emilia Romagna a seguito dell’alluvione del maggio scorso.

Per informazioni e segnalazioni il Dipartimento della Prevenzione ha attivato un numero verde 800017835 (orario 9-18 dal lunedì al venerdì) a disposizioni dei cittadini.

A questo link il documento con tutte le indicazioni Asl per il superamento emergenza post alluvione.

 

Sicurezza delle acque  Potabilità dei pozzi privati

L’Azienda sanitaria raccomanda di prestare attenzione agli annunci delle autorità locali, che informano i cittadini se l’acqua corrente è potabile oppure se può essere usata per cucinare e lavarsi. E’ importante seguire le istruzioni ufficiali e usare acqua imbottigliata, bollita o disinfettata per cucinare, pulire o lavarsi. Se l’acqua pulita scarseggia, usare detergenti a base di alcol. Quando si usa acqua imbottigliata, accertarsi che vanga da una fonte certa, altrimenti bollirla o trattarla prima di berla. La bollitura è il modo migliore per uccidere batteri e parassiti presenti nell’acqua (è sufficiente un minuto), ma non per eliminare contaminanti chimici.

Tutti coloro che utilizzano acqua ad uso potabile da approvvigionamento autonomo (pozzo o sorgente), prosegue Asl, qualora siano stati oggetto di danni a causa dell’alluvione, non devono farne uso a scopo idropotabile fino al ripristino della situazione di normalità. Occorre, infatti, assicurarsi che l’evento alluvionale non abbia compromesso la potabilità, soprattutto quando è stata interessata dall’alluvione la captazione o le aree di alimentazione della risorsa idrica superficiale o sotterranea.

Si raccomanda di prestare attenzione a odori e colorazioni anomale dell’acqua che potrebbero essere indici di contaminazioni. In tale condizioni, è necessario verificare l’eventuale presenza di danneggiamenti agli impianti di potabilizzazione al fine di eseguire le necessarie opere di manutenzione straordinaria ed effettuare un’analisi microbiologica e chimica per verificare la potabilità dell’acqua e monitorare con maggiore frequenza nel tempo rispetto alle frequenze ordinarie il mantenimento della potabilità dell’acqua.

Gestione degli alimenti

L’Azienda indica alcune raccomandazioni per una corretta gestione degli alimenti: gettare via tutti gli alimenti che possono essere venuti in contatto con le acque di inondazione oppure che abbiano odore, colore o segni insoliti. Necessario, per motivi precauzionali, scartare i prodotti dell’orto che hanno subito allagamento, soprattutto quelli che vengono consumati crudi. Gettare via tutti i cibi deperibili (carne, pesce, uova e avanzi di ogni tipo) che siano rimasti a una temperatura superiore ai 4°C per più di due ore. Cibi scongelati che contengano ancora cristalli di ghiaccio o che abbiano una temperatura non superiore a 4°C possono essere cucinati o ricongelati. In mancanza di energia elettrica.

Necessario mantenere congelatore e freezer chiusi il più possibile, gettare via prodotti in scatola aperti o danneggiati, eliminare tutti i contenitori alimentari con chiusure a vite, a scatto, a torsione e tutti i prodotti confezionati in casa che siano entrati in contatto con acque di inondazione, perché non possono essere disinfettati. Tutti i recipienti venuti in contatto con le acque di inondazione devono essere privati dell’etichetta, lavati e disinfettati con acqua e candeggina.

Non usare acque contaminate o che si ipotizzano possano essere contaminate per lavare i piatti, lavarsi i denti, lavare e preparare i cibi, lavarsi le mani, preparare il ghiaccio o cibi per neonati. Infine continuare ad allattare al seno i neonati, come prima dell’inondazione. Nel caso di alimentazione artificiale, cercare di usare il più possibile prodotti già pronti. Prima dell’uso, biberon e tettarelle vanno lavati con acqua imbottigliata, bollita o trattata.

 

Prima ripulitura e rimozione di rifiuti e detriti causati dall’alluvione

Per garantire l’esecuzione in un’ottica di sicurezza, delle operazioni finalizzate alla prima ripulitura di rifiuti e detriti causati dall’alluvione l’Azienda formula una serie di indicazioni. Tra i quali l’uso di indumenti appositi, di occhiali protettivi, qualora necessario, verificare l’efficacia della vaccinazione antitetanica anche sul fascicolo sanitario e segnalare tempestivamente al medico eventuali sintomi di intossicazioni. Per una prima sanificazione degli ambienti, dopo la completa pulizia da acqua, fango e detriti, occorre procedere dapprima a disinfettare con acqua calda e candeggina (1 bicchiere di candeggina ogni 10 litri di acqua), quindi continuare a lavare utilizzando 1 bicchiere di ammoniaca ogni 2 litri di acqua.

Potenziale presenza di sostanze chimiche/carcerogene

Qualora venga accertata, o vi sia il sospetto, della presenza di agenti e sostanze chimiche/biologiche pericolose o cancerogene (quali ad esempio liquami, gasolio, fitofarmaci) disperse, è opportuno procedere preventivamente alla bonifica dell’area prima degli interventi per il ripristino delle normali condizioni di usabilità. Tale previsione si potrebbe verificare in opifici e fabbriche piuttosto che nelle abitazioni e strutture residenziali.

Impianti in ambienti di vita

A seguito del fenomeno alluvionale, gli impianti del gas e l’impianto elettrico devono rimanere disattivati fino a quando, personale competente ed abilitato, non ne abbia accertato l’utilizzo in sicurezza.

Per informazioni e segnalazioni il Dipartimento della Prevenzione ha attivato un numero verde 800017835 (orario 9-18 dal lunedì al venerdì) a disposizioni dei cittadini

© Riproduzione riservata

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