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Sanità in Toscana, nuovo piano di investimenti da oltre 112 milioni per l’edilizia sanitaria e l’ammodernamento tecnologico del sistema approvato da giunta Regione Toscana. Interventi complementari a quelli del Pnrr.
Il programma sarà finanziato attraverso il fondo del cosiddetto ‘articolo 20’, varato con una legge del 1988 e che rappresenta la principale fonte statale rivolta alle Regioni per gli investimenti in sanità: 106 milioni sono le risorse che arrivano dallo Stato, il resto lo metteranno le aziende sanitarie come cofinanziamento.
Dei ventisette interventi previsti sei andranno a completarne alcuni già programmati e finanziati con riparti precedenti delle risorse del fondo dell’articolo 20.
La realizzazione del nuovo Dipartimento Emergenza Urgenza dell’Ospedale San Giovanni di Dio di Torregalli, tra Firenze e Scandicci, è uno di questi. Il finanziamento (8 milioni) permetterà di completare la realizzazione della Diagnostica di risonanza magnetica, il Dipartimento materno- infantile con pronto soccorso ostetrico-ginecologico, ambulatori di ostetrica, sale parto e degenza ostetrica e terapia intensiva neonatale. Si pone in continuità anche l’intervento da 8 milioni sulla Casa di comunità di Siena e il distretto di viale Sardegna: questa seconda quota di finanziamento permetterà il recupero totale dell’immobile e l’attivazione finale dei servizi. Con un milione e mezzo si potranno invece terminare i lavori per il nuovo polo della donna e del bambino al quarto e quinto piano dell’ospedale Misericordia di Grosseto.
Un nuovo investimento sarà necessario per portare a realizzazione la Casa della Comunità di Aulla (1,3 milioni) e l’ampliamento del distretto sanitario di Castelnuovo Garfagnana (1,4 milioni), così come è già programmato l’adeguamento antincendio dell’ospedale del cuore di Massa (1,3 milioni) che sarà portato a termine grazie alle risorse del nuovo programma.
Sempre all’ospedale San Giovanni di Dio si prevede la ristrutturazione dei reparti di degenza, (2,8 milioni), mentre all’ospedale Santa Maria Annunziata di Ponte a Niccheri la riqualificazione del reparto di radiodiagnostica e la realizzazione di una scala antincendio (3,8 milioni). Il finanziamento permetterà anche il miglioramento dell’accessibilità e della percorrenza dell’ospedale Palagi a Firenze attraverso la realizzazione di scale mobili e la riqualificazione degli ascensori (4,1 milioni). Rientra nel programma pure la realizzazione del primo lotto del Centro autismo di Empoli (7,3 milioni), che erogherà servizi per adulti ed adolescenti con spettro autistico e la Casa di comunità di Castelfranco di Sotto (2,5 milioni). A questi si aggiunge il progetto di realizzazione del distretto socio-sanitario presso il Centro servizi Montedomini (5,1 milioni).
Ad Arezzo si procederà con la riqualificazione del distretto sanitario di via Guadagnoli (13 milioni), con la demolizione e ricostruzione della palazzina servizi amministrativi, facente parte del distretto, mentre a Massa Marittima, grazie alle risorse a disposizione (1 milione), potrà essere pianificata la realizzazione dell’ospedale di comunità. Diversi sono gli interventi che interesseranno Grosseto: all’ospedale Misericordia è in programma la realizzazione di una nuova area interna da destinare al laboratorio di anatomia patologica (1,4 milioni), la ristrutturazione del distretto sanitario di Villa Pizzetti per la realizzazione del nuovo polo distrettuale (9,2 milioni) e il nuovo hospice che amplierà l’offerta di assistenza per pazienti e familiari (2 milioni).
Sempre sulla costa, a Livorno, è stata messa in programmazione la realizzazione della casa di comunità di Livorno Nord (9 milioni) e dell’ospedale di comunità (8 milioni) di Livorno Nord, due interventi strategici che miglioreranno la risposta ai bisogni di salute della cittadinanza.
Gli interventi di edilizia sanitaria saranno accompagnati dal rinnovo e implementazione del parco tecnologico delle strutture del servizio sanitario regionale, ossia apparecchiature sanitarie, leggere e pesanti, utili per la diagnosi e la cura, in modo da rimanere al passo con le nuove tecnologie, ridurre le liste d’attesa per le prestazioni sanitarie ma anche risparmiare sui costi di gestione e manutenzione delle apparecchiature più datate: un’azione complessivamente da 20 milioni di euro e che riguarderà le aziende sanitarie e ospedaliero universitarie