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Sicurezza sul lavoro, nasce a Bagno a Ripoli, Firenze, la Carta fondamentale della formazione sulla sicurezza sul lavoro. Il documento è stato presentato nel corso di un’iniziativa pubblica nel Palazzo Comunale del Comune di Bagno a Ripoli della cintura metropolitana fiorentina in occasione della Giornata Mondiale della Sicurezza sul Lavoro.
A sottoscriverla anche il sindaco di Bagno a Ripoli Francesco Casini e i circa 50 costituenti che da febbraio scorso hanno lavorato alla stesura. Primo firmatario il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani.
La Carta nasce da un’idea di Matteo Micheli, di Bagno a Ripoli, tecnico della prevenzione presso l’Azienda USL Toscana Centro, insignito nel 2021 del titolo di Cavaliere al merito della Repubblica Italiana per l’impegno in materia di sicurezza nell’ambiente di lavoro.
Una Toscana che lo scorso febbraio ha pianto cinque vittime nel crollo del cantiere in via Mariti a Firenze.
Ha l’ambizione di fare da bussola al servizio di aziende e istituzioni, sia pubbliche che private.
Giani via social: “Il documento promuove la cultura della prevenzione per fermare le morti bianche. La Carta definisce principi fondamentali per la formazione in tema di sicurezza, igiene e salute sul lavoro, rafforzando l’importanza della progettazione didattica e stabilendo criteri per valutarne l’efficacia. Un patto tra istituzioni, datori di lavoro e dipendenti per garantire un ambiente lavorativo sicuro. Matteo Micheli, Cavaliere al merito della Repubblica Italiana, l’artefice di questa iniziativa, con il supporto di esperti, sindacati e imprenditori, ha condotto questa sfida mettendo al centro la sicurezza al lavoro. La Carta sarà disponibile online dal primo maggio”.
Per Giani la Carta è un “lavoro di serietà e approfondimento che sarà da ispirazione per una società che consenta di lavorare in sicurezza, sempre più attenta alla cultura della prevenzione e della formazione, in ossequio ai dettati stessi della Costituzione italiana. Questa iniziativa non è solo un documento formale ma incarna l’impegno concreto di tutti a proteggere i diritti e il benessere dei lavoratori, è un impegno sostanziale che viene preso nei confronti di ogni lavoratore. La sicurezza sul lavoro non è solo una questione di rispetto delle leggi e delle normative, ma richiede un’opera costante da parte di tutti. Il presidente ha concluso ricordando che il lavoro dignitoso e sicuro è una delle pietre angolari su cui costruire un futuro più equo e sostenibile”.
La Carta si sviluppa in quarantanove articoli suddivisi in 5 capitoli (principi fondamentali, soggetti, progettazione didattica, erogazione didattica, verifiche). Definisce i principi fondamentali per la formazione in tema di sicurezza, igiene e salute sul lavoro, affinché sia vera, etica, responsabile e sostenibile; stabilisce la centralità della progettazione didattica, dei criteri per valutarne l’efficacia e della diffusione della cultura della prevenzione.
Del gruppo costituente composto da esperti di sicurezza sui luoghi di lavoro, sindacato e categorie professionali, istituzioni e imprenditori fa parte anche Antonio Boccuzzi, già parlamentare per due legislature, unico sopravvissuto del disastro della Thyssenkrupp del dicembre 2007, che costò la vita a sette operai. A lui, in collegamento da Torino, il compito di leggere l’introduzione della Carta, prima della firma del documento.