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Migliaia di medici e operatori sanitari, secondo gli organizzatori 40mila, hanno partecipato giovedì 28 agosto in Toscana e in tutta Italia alla Giornata nazionale di digiuno per Gaza. Giornata di mobilitazione ‘Contro il genocidio a Gaza’ promossa dagli operatori del servizio sanitario della rete #digiunogaza, dalla rete “Sanitari per Gaza” e dalla campagna BDS “TEVA? No grazie”.
Con un appello dei promotori in cui si chiede, tra l’altro, “Ai medici, ai farmacisti, ai pazienti, alle Regioni, ai Comuni: di aderire alla campagna di boicottaggio No Teva promossa da Sanitari per Gaza e BDS contro l’azienda farmaceutica israeliana TEVA per la risoluzione di contratti in essere, o il declinare accordi futuri con una azienda non solo complice di occupazione e apartheid, da cui trae profitti, ma anche attivamente coinvolta nel genocidio”
Una giornata di mobilitazione partita proprio dalla Toscana un mese fa con il digiuno a staffetta che ha visto protagonisti medici, infermieri, amministrativi sanitari. Con tanto di foto davanti alle strutture sanitarie in cui lavorano cpn la scitta ‘Digiuno contro il genocidio a Gaza’
E con lo stesso cartello davanti alle strutture ospedaliere in tutta Italia la giornata di mobilitazione di giovedì 28 agosto.
Come si legge nell’appello dei promotori “In qualità di professionisti sanitari e di operatori ed operatrici che lavorano nel sistema sanitario, in nome dei valori deontologici che ci accomunano e che ci impegnano a difendere sempre e comunque la dignità umana. esprimiamo la nostra profonda indignazione e rifiutiamo di rimanere in silenzio di fronte al genocidio in corso a Gaza, pianificato deliberatamente dal Governo di Israele con la complicità dei governi occidentali”.
Una giornata a cui hanno aderito in Toscana, tra gli altri, anche Ordine dei Medici di Firenze e Cgil Toscana.
Antonio Mazzeo, presidente Consiglio regionale della Toscana, ha partecipato alla giornata nazionale all’ospedale di Pontedera: “Oggi, insieme ai professionisti della sanità dell’Ospedale di Pontedera, ho scelto di aderire alla Giornata nazionale di digiuno per Gaza, un’iniziativa nata in Toscana e diffusasi in tutta Italia grazie all’impegno di associazioni, sindacati, ordini professionali e istituzioni. Un gesto semplice ma profondamente simbolico: serve a mantenere alta l’attenzione sulla tragedia umanitaria in corso, a esprimere vicinanza al popolo palestinese e a ribadire che non può esserci silenzio di fronte a un massacro quotidiano di civili, donne, bambine e bambini privati di cibo, acqua, medicine e colpiti persino negli ospedali. “Non possiamo accettare che la sofferenza diventi normalità: anche i gesti più piccoli, se condivisi, possono trasformarsi in un appello forte alla pace e alla responsabilità di tutti”.

Davanti all’ospedale di Cecina, provincia di Livorno, anche la sindaca Lia Burgalassi: “Ancora una volta insieme questa mattina davanti al nostro ospedale per dire stop al genocidio a Gaza durante la giornata nazionale promossa dagli operatori e dalle operatrici del servizio sanitario della rete #digiunogaza, dalla rete ‘Sanitari per Gaza’ e dalla campagna BDS (Boicottaggio, Disinvestimento, Sanzioni) “TEVA? No grazie”.

Cgil Toscana: “Con questo gesto simbolico, intendiamo esprimere solidarietà alle donne, agli uomini e ai bambini vittime di violenze, privazioni e bombardamenti, ribadendo al tempo stesso l’urgenza di un cessate il fuoco immediato e duraturo, il rispetto del diritto internazionale e la necessità di aprire corridoi umanitari per garantire aiuti, cure e protezione ai civili”
“Assistiamo da mesi con sgomento alle bombe, alle deportazioni, alle uccisioni di persone in fila per ottenere cibo, alla distruzione di tutte le infrastrutture civili e sanitarie, alla gravissima carestia e malnutrizione che sta subendo la popolazione di Gaza. All’arresto, alla tortura e all’uccisione di personale sanitario (secondo l’OMS almeno 1.400 sanitari uccisi) anche nel pieno esercizio delle loro funzioni.
Dal 29 luglio molti di noi hanno iniziato un digiuno a staffetta per sensibilizzare le istituzioni e l’opinione pubblica, unendosi così a tutte le associazioni e comunità che già chiedono pace e giustizia per la Palestina.
LE NOSTRE RICHIESTE
Chiediamo a tutti coloro che lavorano nel settore sanitario di alzare la propria voce, di unirsi alla staffetta del digiuno e di convergere il 28 Agosto su una Giornata Nazionale di Digiuno contro il genocidio a Gaza, con tre richieste:
1) Al Governo: di sospendere immediatamente accordi militari e fornitura di armi ad Israele e di chiedere con urgenza il cessate il fuoco e l’apertura di corridoi umanitari per aiuti alimentari e sanitari alla popolazione di Gaza allo stremo delle forze
2) Alle Aziende ed Istituzioni sanitarie, agli Ordini Professionali, alle Società Scientifiche, alle Università ed ai Centri di Ricerca di cui facciamo parte o con le quali collaboriamo: di adottare formalmente una Dichiarazione ove si riconosca il genocidio in corso e si affermi l’impegno della Istituzione a contrastarlo con ogni mezzo a disposizione, come la Petizione internazionale ‘Stop the Silence: Call on academic and professional associations to publicly recognise the genocide in Gaza’
3) Ai Medici, ai Farmacisti, ai Pazienti, alle Regioni, ai Comuni: di aderire alla campagna di boicottaggio No Teva promossa da Sanitari per Gaza e BDS contro l’azienda farmaceutica israeliana TEVA per la risoluzione di contratti in essere, o il declinare accordi futuri con una azienda non solo complice di occupazione e apartheid, da cui trae profitti, ma anche attivamente coinvolta nel genocidio”.