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Primo Maggio 2023, i sindacati in piazza in Toscana

Cortei, comizi, commemorazioni, iniziative di Cgil, Cisl e Uil. Dedicato ai 75 anni della Costituzione

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Primo Maggio 2023, i sindacati in piazza in Toscana.

Cgil, Cisl, Uil hanno deciso di rendere omaggio alla Carta costituzionale, in occasione dei 75 anni dalla sua entrata in vigore, dedicandole l’edizione del Primo Maggio 2023.

“Il lavoro viene riconosciuto come il primo principio fondamentale della Repubblica italiana, un diritto personale e un dovere sociale che deve essere garantito e valorizzato”.

In Toscana sono in programma decine di iniziative: Cgil, Cisl e Uil, da sole o in collaborazione con enti, istituzioni, associazioni locali, hanno organizzato cortei, comizi, commemorazioni, ma anche iniziative musicali e ritrovi festosi, in tutte le province della Toscana.

Per Cgil il segretario generale toscano Rossano Rossi al comizio finale a Seravezza. La vicesegretaria nazionale Gianna Fracassi a Empoli.

Per Cisl il segretario generale toscano Ciro Recce concluderà la manifestazione di Stiava, sempre nel lucchese.

Per Uil il segretario generale toscano Paolo Fantappiè a Prato (partenza corteo da piazza Mercatale alle 10:30 fino a Piazza delle Carceri).

Paolo Andreani, segretario generale Uiltucs, a Pistoia (partenza corteo da Porta Lucchese alle 11, comizio in Piazza Duomo).

Paola Galgani, segretaria generale Cgil Firenze, sarà a Sesto Fiorentino.

Fabio Franchi, segretario generale Cisl Firenze Prato, sarà a Pontassieve.

Leonardo Mugnaini, coordinatore Uil Firenze e area metropolitana, a Barberino di Mugello.

Rossano Rossi, segretario generale Cgil Toscana: “L’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro ma in occasione del giorno della Festa dei lavoratori e delle lavoratrici c’è da rimarcare come il lavoro sia sempre più precario, sottopagato, sfruttato, insicuro, parcellizzato. Per questo, oltre che dedicato alla nostra bellissima Carta costituzionale, che rappresenta il faro che dobbiamo sempre seguire, sarà un Primo Maggio di lotta e mobilitazione, una data che rappresenta anche l’inizio di un mese di manifestazioni dei sindacati confederali per cambiare le scelte del Governo sulle politiche economiche e sociali, alle quali va assolutamente cambiata rotta. Innanzitutto per difendere il valore del primo frutto del lavoro, i salari, che nel nostro Paese sono troppo bassi e questo è inaccettabile”.

Ciro Recce, segretario generale Cisl Toscana: “Abbiamo scelto di dedicare quest’anno il Primo Maggio ai 75 anni della Costituzione. All’interno della Carta sono sanciti diritti fondamentali che ci stanno particolarmente a cuore, come il lavoro, la salute, la sicurezza, un fisco giusto e progressivo, che sappia riconoscere chi come lavoratori dipendenti e pensionati ha sempre pagato fino all’ultimo euro. Sono temi che oggi più che mai occorre riaffermare e attuare fino in fondo e sui quali c’è bisogno di un impegno più forte e convinto da parte di chi governa, sia a livello nazionale che a livello regionale”.

Paolo Fantappiè, segretario generale Uil Toscana: “Quest’anno il primo maggio è dedicato ai 75 anni di vita della nostra Costituzione. Una carta che contiene al suo interno in maniera preponderante le parole lavoro e giustizia sociale. Valori che non trovano concretezza nella realtà dei fatti, facendo della Costituzione un libro dei principi non sempre attuati. La Uil lotta e lotterà sempre in prima linea affinché il Primo Maggio sia e rimanga la festa dei lavoratori e del lavoro, unica identità di un popolo”.

© Riproduzione riservata

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