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LUCIGNANO – Maggiolata di Lucignano, la grande festa dei fiori.
Oltre cinquemila persone per la Maggiolata Lucignanese, la grande festa di primavera con i carri fioriti giunta all’edizione numero 84.
Ed è tutta in fiore la cittadina nella Val di Chiana in provincia di Arezzo, con vicoli, archi e balconi tutti addobbati con composizioni floreali.
Lucignano che, dopo il successo della prima di domenica 21 maggio, stasera martedì 23 maggio vive la sfilata in notturna. Quindi appuntamento il 28 maggio e il primo giugno in notturna con sfilata e tanti eventi, culturali, enogastronomici, musica e tradizioni.
Un intero paese in festa.
Un’edizione numero 84 che proprio alla vigilia ha visto riconsegnata alla sua originaria collocazione la statua del Bambinello del gruppo scultoreo della Madonna di Crespignano, trafugata nel 1989 a Lucignano. Il Bambinello ligneo è stato realizzato da uno scultore senese, Mariano di Agnolo Romanelli, tra il 1380 e il 1390. I militari del nucleo TPC di Genova, dopo il ritrovamento e la le dovute verifiche hanno riportato l’opera a Lucignano.
Alla prima sfilata della Maggiolata Lucignanese, col sindaco Roberta Casini il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani e il presidente della Provincia di Arezzo Alessandro Polcri.
Quattro i rioni impegnati in vere e proprie opere d’arte floreali. Con il premio ‘Grifo d’oro’ per il miglior carro.
Porta San Giusto con ‘Montgolfier, l’aerostato che incantò Versailles’, Porta San Giovanni con ‘James Cook, verso i confini del mondo’, Porta Murata e il ‘Sotto… marino’, Via dell’Amore con ‘Illuminazione’, hanno proposto carri spettacolari con migliaia di fiori, sul tema ‘Scene del settecento’. Il verdetto della giuria domenica 28 maggio.