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AREZZO – Maltrattamenti reiterati alla madre, anche quando è ricoverata, finisce in manette.
Grazie ad una accurata attività di indagine portata avanti dalla polizia, sotto il coordinamento della procura di Arezzo, gli operatori della Squadra Mobile hanno arrestato un 37enne aretino per il reato di maltrattamenti, aggravati dalla minorata difesa, nei confronti della madre 65enne.
In particolare, sulla scorta di pregressi ricoveri patiti dalla donna in varie strutture ospedaliere della provincia, è stata avviata una complessa attività d’indagine volta a definire e chiarire i contorni di eventuali condotte violente e vessatorie commesse dal figlio nei confronti della madre convivente, nel corso del tempo.
All’esito dell’ultimo ricovero della donna all’ospedale Santa Margherita di Cortona si è dato inizio, d’urgenza e su disposizione del P.M., ad un’attività tecnica di intercettazione audio-video all’interno della stanza di degenza dove la donna era stata ricoverata. L’attività d’indagine, anche grazie alla collaborazione del personale ospedaliero del presidio cortonese, ha portato alla conferma dell’iniziale quadro investigativo, grazie alla documentazione di una serie di condotte vessatorie e violente poste in essere dal figlio nei confronti della madre, già provata e debilitata da diverse patologie invalidanti, per più giorni e durante gli orari di visita.
Nella serata del 14 agosto, gli agenti della Squadra Mobile, nel corso del servizio di appostamento e all’atto dell’ennesimo comportamento violento posto in essere dall’indagato nei confronti della madre, hanno fatto ingresso all’interno della stanza e hanno proceduto all’arresto dell’uomo per il reato di maltrattamenti e lesioni aggravate, al termine di un breve tentativo di fuga.
L’indagato, una volta raggiunto dagli operanti, si è dimenato rendendo necessario l’utilizzo delle manette di sicurezza, da qui anche la contestazione del reato di resistenza a Pubblico Ufficiale.
Notiziato il om di turno circa l’esito dell’attività investigativa e dell’avvenuto arresto, l’uomo è stato condotto al carcere di Arezzo in attesa della convalida dell’arresto.