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FIRENZE – Tre persone sono state iscritte nel registro degli indagati dirette dalla Procura di Firenze, procuratore capo Filippo Spiezia, per il crollo della trave nel cantiere Esselunga in via Mariti a Firenze che il 16 febbraio di un anno fa causò la morte di cinque operai.
La mattina del 16 febbraio 2024 una trave lunga 20 metri crollò provocando la morte di cinque operai. Le vittime sono Luigi Coclite, 60 anni, residente a Collesalvetti (Livorno), Taoufik Haidar, 43 anni, Mohamed El Ferhane, 24 anni, e Bouzekri Rahimi, 56 anni, Mohamed Toukabri, 54 anni, tunisino, che abitavano in provincia di Brescia e di Bergamo.
La Procura di Firenze, che sta portando avanti un’inchiesta da quasi un anno, ha scritto i primi nomi nel registro degli indagati.
Le accuse, a vario titolo, sono di omicidio colposo e lesioni colpose plurime, con le aggravanti della violazione delle norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro, e crollo doloso.
Mercoledì 5 febbraio in esecuzione anche un provvedimento di sequestro preventivo emesso dal giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Firenze, che riguarderebbe l’azienda responsabile crollo trave.