Getting your Trinity Audio player ready...
|
FIRENZE – Si chiama Cosimo, ha nove anni, è affetto da sindrome di McCune-Albright-Sternberg. Mentre i compagni vanno in gita, Cosimo resta solo in classe nella scuola elementare Giorgio La Pira di Firenze per mancanza di un pulmino adatto a trasportarlo.
A raccontare la vicenda Duccio Massaini, papà di Cosimo.
Racconta Duccio Massaini: “La maestra ha detto a mia moglie che avremmo dovuto portare noi il bambino direttamente alla struttura, perché la scuola non aveva trovato il pulmino adibito anche alla carrozzina. Il giorno della gita ho accompagnato Cosimo in classe, dove era con la sua maestra di sostegno, e pochi minuti dopo ho visto la sua classe prendere l’autobus di linea alla fermata, e mio figlio lasciato in classe. Tutti i mezzi di trasporto pubblico hanno la pedana per le carrozzine, quindi semplicemente la scuola non ha voluto portare Cosimo in gita, e adesso voglio sapere perché, voglio delle risposte”.
Poi il papà di Cosimo: “La vita di una famiglia con un bambino disabile, afflitto da una malattia rara è difficilissima, se anche le istituzioni come la scuola ti voltano le spalle, o come in questo caso fanno di peggio, diventa davvero insostenibile. Questa per noi è stata una vera pugnalata, sapere che mio figlio è rimasto in classe e i suoi compagni sono usciti è stato un dolore fortissimo”.
In merito alla questione si è espresso, provando a fare chiarezza, il preside dell’Istituto comprensivo Le Cure, Maurizio Gagliardi. “La gita era programmata per il 30 maggio, giorno dello sciopero. Il bambino ha bisogno di una corsa speciale nei mezzi pubblici, che era stata prenotata per il giorno inizialmente prefissato. A seguito dello sciopero la corsa programmata è saltata, e non era garantita la presenza della pedana per disabili. Avevamo parlato con la famiglia, e avevamo capito si fosse resa disponibile per portare il bambino nella sede della gita, se avessimo capito che non avrebbero potuto portarlo, ci saremmo attrezzati da subito per sistemare la situazione”.