Getting your Trinity Audio player ready...
|
FIRENZE – Generale Vannacci destituito: “Risponderò nelle sedi opportune”.
Il generale Roberto Vannacci replica subito dopo la sua rimozione dal comando dell’Istituto Geografico Militare di Firenze.
Al suo posto il generale di divisione Massimo Panizzi.
Vannacci, ex comandante Folgore: “Io sicuramente quando scrivevo il libro mi aspettavo che il libro avrebbe dato da discutere. L’ho scritto con tono provocatorio anche rendendomi conto di quelle che avrebbero potuto essere le reazioni. Ma sicuramente non mi aspettavo un polverone del genere“.
“Riguardo le decisioni che sono state prese riguardo il mio servizio non replicherò in quanto ritengo siano decisioni gerarchiche per le quali risponderò nelle sedi e secondo i tempi che saranno giudicati opportuni e che mi verranno indicati dalla mia catena di comando”, ha evidenziato Vannacci in ‘Il diario della settimana’ in onda su Rete 4 in merito alle polemiche sul suo libro ‘Il mondo al contrario’.
Poi il generale Vannacci destituito: “La libertà di opinione e le idee si devono confrontare sul piano delle argomentazioni e non della gogna mediatica. La libertà di parola è garantita dalla Costituzione”.
Vannacci sottolinea: “Nel libro non parlo di servizio, non faccio propaganda politica e non propongo informazioni riservate. Tratto di questioni di pubblico dominio, esprimendo dei pareri che possono anche essere non condivisi. Quello che combatto è il pensiero unico”.
Vannacci: “L’obiettivo era di scrivere un libro e manifestare opinioni che sono personali, senza peraltro attuare una vera e propria denuncia, ma proponendo dei temi sui quali riflettere. Fondamentalmente i temi sono quelli del buon senso e quella che io definisco la normalità, ovvero quello che pensa la maggior parte della popolazione della società. Normalità non ha un accezione positiva o negativa in sé. Normalità è la condizione consuetudinaria, la condizione di ciò che pensa la maggioranza. E quindi dire che ci sono delle espressioni che esulano dalla normalità non dovrebbe configurare alcuna connotazione negativa”.
Quindi il generale Vannacci destituito da comando IGM: “Gli omosessuali rappresentano una porzione minoritaria della società e quindi come tali escono dai canoni della normalità. Io ho sempre rifuggito la normalità nella mia carriera, in quello che ho fatto e in come mi sono sentito e non per questo mi devo sentire migliore o peggiore di qualcun altro. Quindi nel mondo degli anormali o di quelli che non seguono i canoni della normalità sono in buona compagnia con tutti i gay e omosessuali che ci sono su questo pianeta. Non la considero assolutamente un’offesa, la considero una considerazione da un punto di vista statistico”.
“Da parte di gay o omosessuali non ho avuto nessuna reazione. Non credo che i gay si siano offesi, perché conosco, sono persone estremamente intelligenti con le quali ho avuto modo di lavorare in diverse occasioni della mia vita. Non mi hanno contattato per dirmi niente. Sono stato contattato da tante altre persone che hanno espresso condivisioni o critiche ma io credo nella libertà di opinione e penso che le idee si debbano confrontare sul piano delle argomentazioni e non della gogna mediatica“.
Vannacci: “La Costituzione garantisce la libertà di parola. Da me nessuna istigazione all’odio. Io non mi sento di fare passi indietro, rivendico quanto ho scritto. Non uso mai parole volgari o triviali: esprimo liberamente i mie pensieri”.
“Chi indossa una divisa ricopre un ruolo istituzionale però la libertà di parola è garantita dalla Costituzione. Io combatto il pensiero unico che vieta la critica ad una determinata categoria di persone. L’odio è un sentimento, come l’amore, e quindi io penso che sia lecito provare disprezzo per qualcosa o per qualcuno. Questo non vuol dire istigare alla violenza. Sono libero di provare odio per gli stupratori o per chi fa del male ai bambini. Questo non vuol dire che stia istigando al linciaggio di queste persone”.
“Tratto di questioni di pubblico dominio, che coinvolgono la nostra società, ho espresso dei pareri che rientrano nella libera manifestazione dei pensieri che possono non essere condivisi, come peraltro lo devono essere tutti i pareri. Posso criticare gli operai, i professori, i carabinieri ma a criticare omosessuali si ingenera una reazione, sono argomenti talmente sensibili”.
Il generale Vannacci “in data 20 agosto 2023 cessa dall’incarico di comandante dell’Istituto geografico militare” e “in data 21 agosto è trasferito in forza extra organica al Comfoter area territoriale ed è posto a disposizione del comandante area territoriale per incarichi vari, sede Firenze”.
Guido Crosetto, ministro Difesa, aveva commentato giovedì 17 agosto rispetto al libro scritto dal generale Vannacci: ”Non utilizzate le farneticazioni personali di un Generale in servizio per polemizzare con la Difesa e le Forze Armate. Il generale. Vannacci ha espresso opinioni che screditano l’Esercito, la Difesa e la Costituzione. Per questo sarà avviato dalla Difesa l’esame disciplinare previsto”.
E l‘Esercito giovedì 17 agosto: “In merito alla notizia pubblicata oggi su alcuni organi di stampa, relativa al contenuto del libro autoprodotto dal Generale di Divisione Roberto Vannacci, la Forza Armata prende le distanze dalle considerazioni del tutto personali (come precisato nel testo) espresse dall’Ufficiale”.
“L’Esercito non era a conoscenza dei contenuti espressi in esso e che gli stessi non erano mai stati sottoposti ad alcuna autorizzazione e valutazione da parte dei vertici militari. In tal senso l’Esercito si riserva l’adozione di ogni eventuale provvedimento utile a tutelare la propria immagine.