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FIESOLE – Martiri di Fiesole, il sacrificio dei Carabinieri che salvarono i civili.
Cerimonia di commemorazione del 79esimo anniversario del sacrificio dei carabinieri Alberto La Rocca, Vittorio Marandola e Fulvio Sbarretti. I tre valorosi carabinieri che il 12 agosto 1944, appena ventenni, non esitarono a consegnarsi alle truppe tedesche. Per salvare la vita a dieci ostaggi civili, prescelti per una rappresaglia. Consapevoli che sarebbero stati fucilati.
Dopo la celebrazione della Messa in memoria dei martiri di Fiesole, officiata dal vescovo di Fiesole Stefano Manetti, autorità, carabinieri e cittadini si sono spostati sul vicino Colle San Francesco.
Un picchetto e una rappresentanza di militari della Legione e la fanfara della scuola marescialli e brigadieri di Firenze hanno reso gli onori ai tre martiri. Mentre veniva data lettura della motivazione della Medaglia d’oro al valor militare concessa alla loro memoria.
Il comandante della Legione, generale di brigata Lorenzo Falferi, e il sindaco di Fiesole Anna Ravoni hanno deposto due corone d’alloro al monumento che ne ricorda il sacrificio. Monumento ai tre Carabinieri Martiri di Fiesole realizzato dallo scultore Marcello Guasti nel 1964 nel Parco della Rimembranza.
Nel suo discorso il sindaco ha evidenziato lo speciale legame che da sempre unisce la comunità all’Arma dei Carabinieri. A cui nel 2015 è stata concessa la cittadinanza onoraria.
Sindaco Anna Ravoni: “La nostra comunità sarà sempre grata. Loro, venuti da lontano, hanno dato la propria vita per salvare quella di nostri concittadini, senza esitazioni. Un esempio che porteremo sempre con noi. E che ci impegniamo a trasmettere alle nuove generazioni. Come dimostra la presenza di una folta rappresentanza di bambini delle scuole, che avranno poi il compito di coltivare la Memoria”.
Il comandante della Legione ha voluto onorare i tre giovani caduti evidenziando come i valori assoluti cui essi si sono ispirati, e che nel loro sacrificio si sono concretizzati, consentano di mantenerli in vita nelle nostre memorie. Con l’aspirazione di emularne la saldezza d’animo e la coerenza di comportamento.
Alla cerimonia hanno presenziato delle massime autorità militari e civili, i familiari dei caduti, cittadini di Fiesole e studenti delle scuole del circondario.
