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FIRENZE – L’arcivescovo di Firenze monsignor Gherardo Gambelli celebra la messa di Natale nella casa circondariale di Solliciano: ad annunciarlo lo stesso arcivescovo Gambelli nel corso della cerimonia di auguri con la stampa venerdì 19 dicembre.
Arcivescovo Gambelli: “Voglio dare un segno di vicinanza alle persone che sono in questo luogo, spesso dimenticate: ci sono tante situazioni di sofferenza che noi percepiamo, anche alla luce dei suicidi che ci sono stati negli ultimi tempi. Vorrei proprio portare un messaggio di speranza, perché siamo all’interno del Giubileo della speranza, e la vicinanza di tutta la chiesa di Firenze a questi nostri fratelli e sorelle, perché non possiamo vivere veramente nella pace senza questa attenzione alle persone che hanno sbagliato: che certamente devono pagare per le loro azioni, ma al tempo stesso hanno bisogno del nostro sostegno per essere rieducate in maniera degna”.
Poi: “Le statistiche dicono che la recidiva dei reati è superiore al 75%: è un fallimento. Se un’istituzione nel nostro mondo fallisce al 75%, ci si chiede se non sia il caso di chiuderla o di ripensarla. Mi meraviglia che davanti a queste statistiche poi nessuno prenda delle decisioni. Nel carcere di Bollate a Milano, dove è stato aperto un ristorante gestito dai detenuti, la recidiva è scesa sotto il 20%. Questo ci fa capire che è possibile cambiare”.
Poi: “Tante volte c’è una pigrizia mentale, anche nel credere che magari magari certi problemi della sicurezza possano essere risolti semplicemente chiudendo le persone in un luogo di detenzione. Ma ci accorgiamo che questo non funziona: e allora dobbiamo interrogarci su come possiamo cambiare questi luoghi: non basterebbe distruggere questo luogo e poi ricostruirlo uguale identico, la cosa importante è cambiare la nostra mentalità, e capire che se noi dimentichiamo queste persone, è come mettere la polvere sotto il tappeto e quindi disinteressarci della nostra società”.
Su overtourism a Firenze Gambelli ha risposto: “L’overtourism è un tema che preoccupa: a volte la città è invasa. È una battaglia difficile proporre attività che aiutino a non vivere Firenze come un museo. C’è un esodo, una vera emorragia di abitanti dal centro storico che fa tristezza: lo spopolamento impoverisce il cuore della città. Credo nella sinergia tra le istituzioni per affrontare certe crisi, anche nell’accoglienza delle persone straniere. Girando vedo tante realtà e associazioni che fanno cose molto belle”.
Il saluto si è aperto con un ricordo di Domenico Mugnaini, direttore di Toscana Oggi, scomparso un mese fa. Gambelli ha ribadito la stima e l’affetto per un giornalista che ha svolto la professione con passione e competenza. Al ricordo di Mugnaini si sono uniti anche il presidente dell’Ordine dei giornalisti della Toscana Giampaolo Marchini e il presidente dell’Associazione stampa Sandro Bennucci.



