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Nel territorio dell’Asl Toscana Centro si fuma e si beve di più del resto della regione

Migliorano le abitudini alimentari ma gli uomini, seppur siano meno sedentari delle donne, tendono al sovrappeso. Un problema l'uso di sostanze psicotrope

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FIRENZE – Migliorano le abitudini alimentari rispetto al resto della Toscana nei territori di Empoli, Firenze, Prato e Pistoia. Ma permangono le criticità: i residenti nel territorio dell’Asl Toscana Centro fumano di più rispetto al resto della Toscana, le ragazze consumano alcol più dei ragazzi e sono più sedentarie. Gli uomini, invece, fanno sport ma tendono al sovrappeso.

L’ultima relazione sanitaria dell’Azienda Usl Toscana centro fotografa anche gli stili di vita della popolazione residente nei territori di Empoli, Firenze, Prato e Pistoia. I comportamenti, valutati dal gruppo di lavoro della Uf Epidemiologia dello staff Dipartimento Prevenzione, composto da Miriam Levi, Francesco Cipriani, Letizia Fattorini e Mario Bruschi riguardano sia i ragazzi nella fascia di età tra i 14 e i 19 anni sia gli adulti tra i 18 e i 69 anni. I dati sono stati elaborati sulla base dell’indagine periodica campionaria Edit per i ragazzi e Passi per gli adulti.

Nell’azienda Usl Toscana centro si fuma un po’ di più rispetto alle altre zone della Toscana e per quanto riguarda il consumo di alcol le quantità sono in linea con i valori regionali con una diminuzione del consumo giornaliero. Tuttavia, i giovanissimi dichiarano di aver avuto almeno una ubriacatura nell’ultimo anno precedente l’intervista; purtroppo, sempre tra i giovani, è invece alto il consumo di sostanze psicotrope. Per quanto riguarda l’attività fisica, in generale, i maschi la praticano più delle femmine ed è in miglioramento, in entrambi i sessi, l’abitudine a consumare frutta e verdura.

Nel dettaglio: i fumatori adulti (24%) sono leggermente di più rispetto alle altre zone della Toscana [dato medio della Regione Toscana (RT): 22,9%], anche se la differenza non è significativa, mentre i forti fumatori (20 o più sigarette/die) sono meno numerosi che nelle altre zone (AUSL TC: 16,2%; RT: 20,6%). Negli ultimi anni il trend temporale in diminuzione sembra interrompersi o stabilizzarsi, al contrario degli altri territori regionali. Coerentemente con questi dati, la percentuale di adulti che non hanno mai provato a fumare nell’AUSL TC è inferiore rispetto a quella rilevata in Toscana (AUSL TC: 55,6%; RT: 57,4%).

Anche i ragazzi di 14-19 anni residenti nei territori di Empoli, Firenze, Prato e Pistoia sono fumatori regolari in misura maggiore dei loro coetanei toscani (AUSL TC: 16,3%; RT: 15,5%); tra questi, quelli che fumano già più di 10 sigarette/die sono il 26,7% rispetto al 27,8 dei toscani. I ragazzi che non hanno mai provato a fumare sono meno di quelli toscani (AUSL TC: 43,3%; RT: 45,5%). Il 23,3% del campione intervistato nell’AUSL TC ha dichiarato di essere fumatore regolare di sigaretta elettronica, contro il 21,8% del campione toscano.

Rispetto al consumo di alcol, gli adulti di 18-69 anni che consumano quantità a maggior rischio, ovvero che nei 30 giorni precedenti l’intervista hanno dichiarato un consumo abituale elevato e/o un consumo binge e/o un consumo esclusivamente o prevalentemente fuori pasto nell’AUSL TC sono il 16,8% (maschi: 20,2%; femmine: 13,5%), abbastanza in linea con i valori regionali (15,8%). Anche la proporzione di adulti che hanno avuto episodi di bere eccessivo e smodato – binge drinking – è nell’AUSL TC simile a quella della Toscana (AUSL TC: 8,1%; RT: 7,5%).  Lo stesso vale per gli adulti che hanno dichiarato di avere guidato entro un’ora dall’aver bevuto 2 o più unità alcoliche nei 30 giorni precedenti all’intervista (AUSL TC: 5,2%; RT: 4,7%) e per quelli che, nello stesso periodo, hanno consumato alcol esclusivamente o prevalentemente fuori pasto (AUSL TC: 8,5%; RT: 7,6%). Come per il fumo di tabacco, negli adulti è confortante il trend storico in diminuzione dell’abitudine al consumo elevato giornaliero di alcol.

Tra i ragazzi poco più della metà (52,3%) dichiarano di aver avuto almeno una ubriacatura nei 12 mesi precedenti l’intervista, in modo del tutto simile a quanto accade ai coetanei toscani. Come già registrato da alcuni anni, sono di più le ragazze con questo comportamento (56,9% vs 47,9% tra i maschi), cosa che accade in tutti i territori toscani. Il 46,9% dei partecipanti all’indagine Edit ha riportato almeno un episodio di binge drinking nei 12 mesi precedenti l’intervista, una percentuale molto simile a quella rilevata nel campione toscano (47,4%).

Per quanto riguarda le sostanze psicotrope illegali, la AUSL TC è tra le tre AUSL toscane quella in cui il consumo tra i ragazzi è maggiore (24,3% vs 22,4% RT), in particolare tra i maschi (M: 24,9%; F: 23,7%).

La proporzione di adulti che consumano cinque o più porzioni di frutta e verdura, come raccomandato per la prevenzione della salute, è modesta (11,5%), anche se maggiore delle altre zone (RT: 10,4%; AUSL NO: 8,6%; AUSL SE: 10,2%), con valori leggermente migliori nelle femmine rispetto ai maschi (M: 9,4%; F: 13,4%). Ancora più scarsa l’abitudine tra i ragazzi (AUSL TC: 2,8%; RT: 3,0%). In tutta la Toscana c’è un trend in miglioramento negli ultimi anni, con l’aumento di chi consuma più frutta e verdura.

Rispetto all’attività fisica, gli adulti fisicamente attivi sono un po’ meno dei loro coetanei toscani (AUSL TC: 32,7%; RT: 34,1%), con i maschi che sono più virtuosi delle femmine (M: 38,5%; F: 27,2%), come accade in tutte le aree toscane. La sedentarietà negli adulti è diffusa in modo analogo a quanto si rileva in regione Toscana (AUSL TC: 30,5%; RT: 31,3%) e lo stesso è vero per i ragazzi (AUSL TC: 13,2%; RTT: 12,6%). Il trend temporale della sedentarietà è stabile da alcuni anni.

In tutti i territori toscani da diversi anni si osserva una maggiore sedentarietà nelle ragazze rispetto ai ragazzi, con valori più che doppi (M: 8,2%; F: 18,6%). Sono sempre i maschi giovani che praticano più attività fisica con regolarità (almeno un’ora al giorno per 5-7 giorni a settimana) rispetto alle coetanee (M: 30,8%; F: 18,9%), con differenze di genere evidenti in tutte le zone toscane.

Rispetto al peso corporeo ed al peso ideale per la prevenzione dalle malattie, si registrano valori nell’AUSL TC leggermente migliori di quelli toscani, con valori di sovrappeso del 26,8% rispetto al 27,6% della Regione Toscana. Per questo indicatore i maschi analogamente alle altre aree, hanno valori peggiori delle femmine (M: 34,0%; F: 19,8%), mentre sull’obesità i valori sono simili tra i maschi e femmine (M: 7,8%; F: 7,3%) ed anche tra le aree geografiche (AUSL TC: 7,5%; RT: 8,0%). L’andamento storico dell’obesità negli adulti dell’AUSL TC è stabile intorno al 7%.

Naturalmente tra i ragazzi il sovrappeso è meno diffuso e maggiore nei maschi rispetto alle femmine (M: 19,1%; F: 10,2%), con dati abbastanza omogenei nelle diverse zone toscane (AUSL TC: 14,8%; RT: 15,0%). Per l’obesità tra i ragazzi si rilevano valori bassi un po’ ovunque (AUSL TC: 3,0%; RT: 2,9%), con differenze tra generi meno evidenti che per il sovrappeso (M: 3,4%; F: 2,6%). Lo stesso è vero per il sottopeso, problema tipicamente giovanile, diffuso nel 2,9% dei ragazzi rispetto al 2,7% della Toscana ed in maggior proporzione nelle femmine rispetto ai maschi (M: 1,8%; F: 3,8%).

Comportamenti alla guida: il 22,7% degli studenti dichiara di possedere la patente, il 30,4% dei maschi rispetto al 14,6% delle femmine. Questo dato è inferiore a quello medio toscano, dove i ragazzi patentati rappresentano circa il 26,6% del campione.

Il 13,4% dei giovani ha dichiarato di aver avuto almeno un incidente nella vita mentre erano alla guida del mezzo, con una prevalenza maggiore tra i maschi (17,9%) rispetto alle femmine (8,5%), coerentemente con il dato toscano.

Un fattore rilevante è la percentuale di studenti che guida sotto l’influenza di alcol o sostanze psicotrope. Questo comportamento è stato riportato dal 7,7% degli intervistati per quanto riguarda l’alcol e dal 5,6% per quanto riguarda le sostanze, con una prevalenza maggiore tra i maschi rispetto alle femmine (alcol: 10,3% M e 4,6% F; sostanze: 8,1% M e 2,9% F), coerentemente con quanto si osserva a livello regionale, indicando una maggiore propensione tra i maschi a comportamenti di guida rischiosi.

Le differenze di genere sono riscontrabili anche tra coloro che hanno utilizzato un dispositivo elettronico (più frequentemente lo smartphone, ma anche tablet, navigatore, autoradio etc.) mentre hanno avuto un incidente stradale essendo alla guida di un mezzo. In questo caso, tuttavia, il comportamento rischioso è significativamente più prevalente tra le femmine (16,3% rispetto al 10,3% tra i maschi), mentre a livello regionale questa differenza è più marginale.

© Riproduzione riservata

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