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Omicidio Ciatti, chiesto ergastolo per Bissoultanov

Chiesto massimo pena nel processo d'Appello a Roma. Niccolò ucciso nel 2017. Sentenza il 5 luglio. Bissoultanov latitante

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SCANDICCI – Omicidio Ciatti, chiesto ergastolo per Bissoultanov.

Condannare all’ergastolo Rassoul Bissoultanov. Questa la richiesta della procura generale nel processo d’appello per l’omicidio di Niccolò Ciatti, iniziato a Roma.

Sentenza attesa il 5 luglio.

In primo grado, il 7 febbraio scorso, Bissoultanov, che è latitante, è stato condannato a 23 anni di carcere per aver pestato e ucciso il ragazzo di Scandicci, provincia di Firenze, nella notte tra 11 e  12 agosto 2017. Niccolò, 22 anni, ucciso fuori una discoteca di Lloret de Mar in Spagna.

L’accusa ha chiesto ora il riconoscimento delle aggravanti di crudeltà e futili motivi.

Papà Luigi Ciatti: “Essere qui è indispensabile e difficilissimo. Indispensabile perché è l’unica cosa che possiamo fare per Niccolò. Difficilissimo come può essere, dopo aver cresciuto un figlio, rivederlo in un letto di ospedale, in fin di vita, senza speranza”.

Poi: “L’unica cosa che possiamo fare per Niccolò è dare un segnale contro questa violenza ed è giusto che ci sia una giustizia che punisce chi commette questi atti. Per questo speriamo si arrivi a una sentenza esemplare e soprattutto che questo assassino vada in carcere”.

Rassoul Bissoultanov, nella notte tra l’11 e il 12 agosto 2017 nella discoteca di Lloret de Mar, in Spagna, si scagliò contro Niccolò “con furia cieca”. Lo hanno detto il sostituto procuratore generale Debora Landolfi e il pm Erminio Amelio.

C’è il terribile video che riprende la violenza con cui Bissoultanov si scaglia contro il povero Niccolò inerme a terra. Il calcio alla tempia del ragazzo di soli 22 anni.

“Le telecamere hanno ripreso l’aggressività di Bissoultanov. La sua spavalderia e la ferocia che non si è fermata neanche davanti a un corpo inerme a terra. La crudezza del video che ha immortalato l’omicidio è indicativa. Bissoultanov dà calci da perfetto professionista, con tecnica da Mma’’.

Poi il pm Amelio: “Ha ucciso Niccolò con un calcio alla tempia, ‘sferrato con l’intento di provocare la morte’ come scrivono anche per i giudici spagnoli”, ha spiegato il pm Amelio. Che in riferimento al calcio di Bissoultanov ha parlato di “una sorta di esecuzione”. “La fantasia difensiva ha detto che quella sera ci fu una rissa. Ma una rissa, come mostrano le immagini delle telecamere, non c’è mai stata. Nessuna rissa, ma una feroce aggressione”.

Bissoultanov venne arrestato il 12 agosto 2017 in Spagna e poi dopo 3 anni e 10 mesi rimesso in libertà. Scarcerato, il ceceno lasciò Girona. Venne in seguito arrestato in Germania su mandato di cattura internazionale e in seguito estradato in Italia. Nel dicembre 2021 però la Corte d’Assise di Roma lo ha rimesso in libertà. Con un provvedimento poi annullato dalla Cassazione. Tornato in Spagna, la scorsa estate, dopo la condanna a 15 anni, confermata anche in Appello, Bissoultanov ha fatto perdere le sue tracce ed è ancora latitante.

 

© Riproduzione riservata

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