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Strage via Mariti a Firenze, familiari vittime: “Vogliamo risposte”

Crollo cantiere Esselunga, vedova di Luigi Coclite: "Non ci sono ancora nomi nel registro indagati". Morti cinque operai il 16 febbraio 2024. Raccolta fondi Misericordia e Comune. Sindaca Funaro: "Abbiamo il dovere di lavorare per sicurezza e dignità lavoro"

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FIRENZE – Strage via Mariti a Firenze, familiari vittime: “Vogliamo risposte”

Strage via Mariti a Firenze, il 16 febbraio 2024 il crollo del cantiere Esselunga in cui sono morti cinque operai.

Sono Luigi Coclite, 59 anni, residente a Collesalvetti, Livorno, nella frazione di Vicarello. Taoufik Haidar, 43 anni. Mohamed El Ferhane, 24 anni, Mohamed Toukabri, 54 anni, Bouzekri Rahimi, 56 anni, l’ultimo disperso il cui corpo è stato trovato sotto le macerie dopo 110 ore di ininterrotte ricerche da parte dei vigili del fuoco.

Simona Mattolini, vedova di Luigi Coclite: “Sono passati quasi nove mesi e ancora non c’è nessun iscritto nel registro degli indagati. E’ il momento di scriverli quei nomi, che le perizie vengano consegnate se non è ancora stato fatto. Direi basta ora, direi che ci dovrebbero fare un regalo di Natale con quei nomi”.

Rym Toukabri, figlia di Mohamed Toukabri: “Ad oggi ancora stiamo aspettando,  stiamo aspettando di capire cosa è successo perché non abbiamo ancora risposte, non sappiamo chi è il colpevole, ma siamo ancora al punto di partenza”.

I familiari delle vittime alla cerimonia di consegna dei fondi raccolti da Misericordia di Firenze e Comune di Firenze nella Sala del Corpo generale della Misericordia di Firenze.

La cifra raccolta è stata di 36mila euro. Presenti alla cerimonia la sindaca Sara Funaro, il Provveditore della Misericordia di Firenze Bernardo Basetti Sani Vettori, l’arcivescovo Gherardo Gambelli e anche l’imam Izzedin Elzir.

Con rappresentanti dei sindacati e Rosario De Luca, presidente del Consiglio nazionale dell’ordine dei Consulenti del lavoro, che si sono contraddistinti per una considerevole donazione, raccolta in occasione del Festival del Lavoro, la manifestazione che lo stesso Consiglio Nazionale dell’Ordine e la sua Fondazione Studi ha organizzato a Firenze dal 16 a 18 maggio 2024 con l’obiettivo di tenere alta l’attenzione, tra gli altri, sui temi della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.

Sindaca Sara Funaro: La tragedia di Via Mariti ha lasciato una ferita profonda nel cuore della città.
In quelle ore drammatiche decidemmo di promuovere una raccolta fondi insieme alla Misericordia di Firenze per sostenere le famiglie di Luigi, Mohamed, Taoufik, Mohamed, Bouzekri, gli operai che persero la vita.
Li abbiamo ricordati e onorati e, grazie alla generosità di tante cittadine e cittadini, abbiamo consegnato ai loro familiari la cifra raccolta.
Non ci fermeremo qui: come istituzioni, come cittadini, abbiamo il dovere di lavorare per la sicurezza e la dignità sui luoghi di lavoro ma anche di batterci perché le regole vengano rispettate e venga fatta giustizia. Grazie di cuore all’arcivescovo Gherardo Gambelli e all’imam Izzedin Elzir. Voglio ringraziare la Misericordia di Firenze che fin da subito si è messa a disposizione per raccogliere fondi per le famiglie delle vittime. Vorrei che questo fosse un punto di partenza per tenere sempre alta l’attenzione, fare sentire la vicinanza di tutte le istituzioni, continuare a dare aiuto. Ho voluto ricordare tutte le vittime, che sono persone, non numeri. Firenze non dimentica”.

 

“C’è bisogno di investire sempre di più sulla prevenzione ma anche sulla dignità del lavoro. Come Comune di Firenze stiamo lavorando in varie direzioni, a partire dal salario minimo e sui ‘cantieri trasparenti’. Ovviamente stiamo parlando degli appalti dell’amministrazione comunale ma penso possiamo lavorare per sensibilizzare tutte le realtà cittadine in questa direzione”.

“Abbiamo accolto con estremo favore l’invito del Comune di Firenze a renderci parte attiva di questa iniziativa di raccolta fondi.  L’incidente occorso nel cantiere di via Mariti ha colpito profondamente la nostra comunità, che non aveva mai registrato precedenti di questa portata – ha detto il Provveditore della Misericordia di Firenze Bernardo Basetti Sani Vettori – La mattina dell’incidente ed i giorni successivi restano impressi nella memoria di ciascuno. I valori che contraddistinguono da secoli la nostra Arciconfraternita sono fondati sulla centralità della persona: il diritto alla salute ed alla sicurezza sui luoghi di lavoro rappresenta quindi non solo un obbligo legale, ma un imperativo etico cui non ci possiamo sottrarre. Ancora una volta abbiamo avuto la dimostrazione della grande generosità dei fiorentini che rispondono sempre con grande forza alle situazioni di bisogno. Per i familiari delle vittime è certamente un piccolo gesto, ne siamo consapevoli, ma riteniamo che sia importante far sentire loro che Firenze non ha dimenticato il sacrificio dei loro cari. Voglio ringraziare tutti coloro che hanno dato un contributo: è confortante sapere che ci sono persone sempre pronte a tendere una mano a chi ha più bisogno”.

© Riproduzione riservata

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