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Trasportava in valigia quasi dieci chili di cocaina allo stato liquido: arrestato

La droga era occultata i diversi flaconi di shampoo e creme per la barba e in confezioni di succhi di frutta e di frutta sciroppata

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FIRENZE – Trasportava in valigia, in un aereo proveniente da Lisbona, quasi dieci chili di cocaina allo stato liquido: arrestato. 

I funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (Adm) di Firenze in servizio all’aeroporto Vespucci con i militari del Nom della Guardia di Finanza, nell’ambito dei quotidiani controlli ai passeggeri in arrivo e in partenza dallo scalo fiorentino, hanno arrestato un cittadino spagnolo proveniente da Lisbona con al seguito un notevole quantitativo di cocaina allo stato liquido.

Nello specifico, il passeggero aveva con sé – nel bagaglio stivato – diversi flaconi di shampoo e creme per la barba, oltre a confezioni di succhi di frutta e di frutta sciroppata, che dichiarava di trasportare per amici. La notevole quantità di oggetti confezionati e l’evidente stato di agitazione del soggetto hanno generato dei dubbi e si è deciso di approfondire il controllo.

Cocaina liquida occultata in flaconi di shampoo e confezioni di frutta sciroppata

Il contenuto dei flaconi ha confermato l’iniziale sospetto, trattandosi di cocaina liquida per un peso superiore a 10 chili. 

Il passeggero è stato arrestato, a disposizione della Procura di Firenze e successivamente condotto nel carcere di Prato

Quanto rinvenuto è stato posto in sequestro e dalle successive analisi effettuate per definire il principio attivo, il quantitativo effettivo della sostanza e le dosi medie singole ricavabili, è emerso che si tratta di circa 9 chili di cocaina, dalla quale sarebbero state ricavate più di 58mila dosi che, una volta immesse sul mercato, avrebbero fruttato all’incirca 700mila euro.

Per i narcotrafficanti la cocaina liquida è il futuro dello spaccio a livello internazionale. La polvere viene diluita in diversi solventi per produrre un liquido che permette, successivamente, di essere riportato allo stato solido e quindi trasformato nuovamente in polvere, grazie al procedimento inverso. Il vantaggio, per gli spacciatori, è che il passaggio della cocaina allo stato liquido rende più difficile il controllo a causa dell’alterazione delle proprietà radiologiche della cocaina stessa ed è quindi più arduo da rilevare con le metodiche più tradizionali. Quindi, a fronte di un processo più complicato per arrivare alla vendita al dettaglio nelle piazze di spaccio, viene però diminuita la possibilità di subire un sequestro.

Nonostante queste difficoltà, i funzionari doganali e i finanzieri del capoluogo fiorentino sono invece riusciti nell’intento di intercettare un grosso quantitativo di cocaina che – molto probabilmente – avrebbe avuto come destinazione finale le piazze del capoluogo e della provincia toscana.

I risultati ottenuti sono frutto del protocollo di intesa sottoscritto, a livello nazionale, fra l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e la Guardia di Finanza, che consente, mediante qualificate analisi di rischio e adeguate tecniche investigative, una sinergia mirata ad accertare non solo le sostanze stupefacenti, ma anche le più disparate violazioni da parte di coloro che entrano in Italia, attraverso lo scalo fiorentino.

© Riproduzione riservata

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