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Per un mese Firenze diventa laboratorio di sperimentazione artistica con Fabbrica Europa

Saranno 23 giorni di spettacolo tra anteprime, prime nazionali e prime assolute con artisti affermati, giovani autori e artisti emergenti

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FIRENZE – Il Festival Fabbrica Europa torna, dal 13 settembre al 12 ottobre a Firenze con la sua 32esima edizione che prosegue nell’esplorazione della scena performativa nazionale e internazionale più innovativa attraverso la presenza di artisti affermati, giovani autori e artisti emergenti.

La città di Firenze diventa un grande laboratorio multidisciplinare capace di intrecciare passato e presente, linguaggi tradizionali e contemporanei, sviluppando un dialogo costante tra territori artistici e ambienti urbani sempre più diversificati, che diventano terreno per la sperimentazione artistica.

Un mese di Festival: 23 giorni di spettacolo; 18 tra anteprime, prime nazionali, prime assolute; 44 compagnie/gruppi (10 internazionali, 34 nazionali); 70 appuntamenti; 12 spazi/teatri; oltre 130 artisti di 10 paesi, questi i numeri di un Festival che si nutre di un sistema di relazioni con il territorio e con soggetti e strutture di ogni latitudine, oltre che della complicità con gli artisti, per rispondere alle sfide, feconde quanto ineludibili, che l’oggi ci pone.

“Il Festival Fabbrica Europa rappresenta un momento di grande fermento culturale e artistico – ha commentato il presidente Eugenio Giani – Per un mese Firenze sarà invasa in tantissimi suoi spazi da un Festival che la Regione sostiene da anni attraverso la legge 21 contribuendo al finanziamento di questa rassegna perché ci crede, perché pensiamo che Fabbrica Europa sia una finestra sulla contemporaneità, sull’innovazione e facccia parte del panorama artistico e culturale della nostra regione”.

“Spettacoli, concerti, performance, creazioni site-specific, incontri e laboratori danno vita a un festival diffuso dal centro alle periferie – ha detto Cristina Manetti, capo di gabinetto della Regione – Attraverso questa iniziativa, condividiamo con maestri, giovani autori e cittadini riflessioni e interrogativi sull’esperienza artistica, sulla sua rappresentazione e sulle sue responsabilità, con uno sguardo che proietta Firenze e la Toscana nel domani” .

Si tratta di spicchi di mondo tessuti su Firenze e i suoi luoghi, per condividere insieme a maestri, giovani autori e cittadini, riflessioni e interrogativi intorno all’esperienza artistica, alla sua rappresentazione e responsabilità, con la volontà di indagare il senso poetico e politico delle urgenze espressive del mondo contemporaneo, trasformandolo in spazio di riconoscimento individuale e collettivo.

Prosegue, inoltre, la sinergia avviata da tempo con i Teatri del territorio, pensati e immaginati per ogni proposta artistica.

La città come piazza, culturale, sociale, nella quale creare convergenze attive e significanti per comporre e ricomporre comunità, attivando una trama di relazioni aperta e dinamica tra artisti, spettatori, cittadini, beni architettonici e poli culturali.

Attraversamenti artistici sulla città per riattivare le biografie dei luoghi, che diventano essi stessi narrazione, drammaturgia, segno poetico. Una mappa, un atlante, una geografia, una tessitura di spazi che raccontano i linguaggi della creatività contemporanea, alimentando un processo e una buona pratica di rigenerazione e riqualificazione urbana.

Così, la Ciminiera di Novoli (ex centrale termica Fiat) accoglie l’evento inaugurale del Festival, Senza titolo di Romeo Castellucci. Un luogo di archeologia industriale di grande fascino per una installazione performativa site-specific che attraverso la reiterazione di un gesto primitivo e ancestrale ci conduce in una dimensione oltre lo spazio e il tempo.

Coniugando l’antico e il moderno, due Musei e un Chiostro del centro storico cittadino si fanno scenario di eventi site-specific. Gli spazi ampi e luminosi o raccolti e sotterranei del Museo Marino Marini riverberano le sonorità di musicisti quali, tra gli altri, Redi Hasa & Paolo Angeli, Fabrizio Cassol & Lorenzo Bianchi Hoesch & Adèle Viret, Maria Chiara Argirò & Klaudia Wittman, Demetrio Castellucci & Massimo Pupillo. Al Museo degli Innocenti la giovane coreografa Leïla Ka ambienta il suo potente affresco dell’universo femminile, MaldonneIl Chiostro degli Angeli, uno dei luoghi più affascinanti e meno conosciuti di Firenze, ospita Inferno a pezzi di Roberto Castello, una versione inedita, pensata appositamente per il Festival, dello spettacolo Premio Ubu 2022.

La Palazzina Reale accoglie The Fridas di Sofia Nappi, un duetto ispirato al dipinto Le due Frida di Frida Kahlo; la giovane coreografa, italiana con un percorso internazionale, è anche a Parc con una residenza e un open studio sulla sua creazione “PUPO”, ispirata alla figura di Pinocchio.

Non solo spazi urbani, ma anche Teatri della città con i quali Fabbrica Europa ha costruito da tempo un sistema sinergico, nutrito di fertili e proattive relazioni e collaborazioni.

Al Teatro della Pergola, grazie alla collaborazione con Fondazione Teatro della Toscana, uno degli eventi di punta del Festival: in prima nazionale Vuelta a Uno di Rocío Molina, Leone d’Argento alla Biennale Danza di Venezia 2022. Il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, grazie alla collaborazione con la sua Fondazione, ospita nell’Auditorium Zubin Mehta Sisifo Felice, un dittico firmato da Philippe Kratz e Pablo Girolami per i danzatori del Nuovo Balletto di Toscana. Al Teatro Puccini, in prima nazionale, Until the Beginnings di Mouvoir & École des Sables indaga la natura dell’ospitalità e dell’accoglienza portando in scena danzatori e musicisti da Senegal, Germania e Francia.

Al Teatro Cantiere Florida la parola ricercata di Edith Wharton, la presenza scenica di Andrea Argentieri e Chiara Lagani, la ricerca sonora di Luigi Ceccarelli, sono al centro di Ghosts di Fanny & Alexander e, in prima nazionale, “Chair/IL POSTO” di mum & gypsy /Takahiro Fujita, un’opera teatrale che esplora i temi di identità, memoria condivisa e ricerca di connessione in un mondo apparentemente immobile.

Nella trama di relazioni tra comunità, arte e territorio si inserisce il sostegno della Fondazione Cr Firenze, che da ventidue anni accompagna il cammino di Fabbrica Europa. Nell’edizione 2025, oltre allo storico contributo al Festival, la Fondazione regalerà alla città un dono speciale: l’apertura gratuita di alcune prove degli spettacoli più intensi e suggestivi ai residenti a Firenze e Città Metropolitana. Un invito a entrare nel cuore della creazione artistica, a condividere lo spazio del processo e dello stupore, e a fare della visione un momento collettivo, accessibile e generativo.

Infine, tanti gli eventi a Parc Perfoming Arts Research Centre, tra questi un Focus sui giovani autori della danza nazionale e internazionale.

Nel cuore del Parco monumentale delle Cascine, il Parc, sede di Fondazione Fabbrica Europa, è un presidio culturale attivo tutto l’anno con residenze artistiche, performance di danza, musica e teatro, prove aperte per pubblico e operatori, incontri, laboratori, progetti, concerti, proiezioni cinematografiche, installazioni, workshop, audizioni, masterclass, e molto altro.

Festival Fabbrica Europa è realizzato con il sostegno del Ministero della Cultura, di Regione Toscana, della Città metropolitana di Firenze, del Comune di Firenze e della Fondazione Cr Firenze.

 

© Riproduzione riservata

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