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Competenza, parità di genere ed equilibrio fra le forze di maggioranza: ecco la giunta Funaro

La neosindaca di Firenze ha sciolto le riserve. Paola Galgani vicesindaca e assessora all'ambiente. Alla viabilità c'è Andrea Giorgio

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Firenze, c’è la giunta della neosindaca Sara Funaro

. Parità di genere, competenza e bilanciamento fra le forze politiche che hanno appoggiato la nuova maggioranza sono stati i criteri di scelta.

“La scelta è stata quella di seguire il criterio della parità di genere – ha detto la sindaca Funaro -, nominando una giunta con metà uomini e metà donne; con persone giovani, alla prima esperienza da assessori e persone con esperienza consolidata dal punto di vista politico e professionale. Una giunta che avrà una connotazione molto al femminile, con una vicesindaca donna, Paola Galgani; una portavoce donna, Francesca Padula, e una direttrice generale donna che sarà Lucia Bartoli. Si tratta di scelte fatte per fiducia, competenze e capacità”.

Queste le deleghe della sindaca Sara Funaro e degli assessori

Sara Funaro: sindaca con deleghe a bilancio, grandi opere, decentramento, relazioni e cooperazione internazionali, dialogo interreligioso

Paola Galgani: vicesindaca con delega ad ambiente, agricoltura urbana, tutela degli animali

Benedetta Albanese: deleghe a educazione, formazione professionale, cultura della memoria e della legalità, pari opportunità

Giovanni Bettarini: deleghe a cultura, partecipate, rapporti con i consigli comunale e metropolitano, attuazione del programma

Caterina Biti: delega a urbanistica, decoro urbano e toponomastica

Dario Danti: deleghe a lavoro, università e ricerca, patrimonio non abitativo e manutenzione e valorizzazione, partecipazione e beni comuni

Andrea Giorgio: deleghe a mobilità e viabilità, tramvia, transizione ecologica, sicurezza urbana e polizia municipale

Nicola Paulesu: deleghe a welfare, accoglienza e integrazione, casa

Letizia Perini: deleghe a sport, politiche giovanili, tradizioni popolari

Laura Sparavigna: deleghe a organizzazione e personale, efficienza amministrativa, anagrafe, protezione civile, servizi informativi, smart city e innovazione, intelligenza artificiale

Jacopo Vicini: deleghe a sviluppo economico, turismo, fiere e congressi

I commenti politici

Una giunta fragile, con persone di scarsa esperienza in ruoli chiave, ma soprattutto poco equilibrata, dalla quale le componenti più moderate del Pd sono state tenute fuori o clamorosamente escluse. È preoccupante questo sbilanciamento verso una sinistra tanto estrema nei toni quanto lontana dalle istanze concrete, della città produttiva. Ci sono volute tre settimane ma il quadro non è affatto rassicurante. Il rischio è che queste idee radicali blocchino lo sviluppo di Firenze. È un’indicazione anche in vista delle Regionali: i gianiani sono fuori, verrà ricandidato Eugenio o prevarranno queste forze?”. Questo il commento di Paolo Bambagioni, consigliere della Lista civica Eike Schmidt sindaco.
“La giunta fiorentina – aggiunge il consigliere della lista Schmidt Massimo Sabatini – nasce solo dai colori. Un rosso vivo di parte e buonanotte alle promesse di scegliere per competenza e merito. Una siffatta guida cittadina che è nata in numeri assoluti da meno del 30% della popolazione non può dirsi rappresentativa. Male, ma lasceremo parlare i fatti… e le crepe verranno fuori visibilmente. Anzi sono già uscite, basti pensare ai grattacapi che solo la composizione della giunta ha creato. Figuriamoci la gestione. Firenze merita il merito, non le bandiere. Durante la campagna elettorale promesse, poi una volta eletta la sindaca la creazione di attese, quindi l’annuncio di nomi altisonanti… Doveva esserci il super consulente per la mobilità… Quale di quelli nominati oggi è tale? Dov’é? Solo tessere e colori”.
“La composizione della nuova giunta comunale segna l’estrema virata a sinistra del Partito Democratico fiorentino – commentano i consiglieri di Fratelli d’Italia Angela Sirello, Alessandro Draghi, Giovanni Gandolfo e Matteo Chelli – e, specularmente, l’evidente e deciso abbandono delle posizioni riformiste che ne avevano caratterizzato il passato recente. L’impressione è che siano prevalsi i diktat di partito rispetto all’interesse della città, che necessita, invece, di un’amministrazione pragmatica e con le idee chiare su temi centrali e vitali, quali lo sviluppo infrastrutturale, la sicurezza e il decoro urbano. Le scelte operate da Funaro rischiano di compromettere la capacità di rispondere efficacemente alle reali e cogenti esigenze della comunità fiorentina”.
Sul tema anche il capogruppo della Lega in Palazzo Vecchio Guglielmo Mossuto e il segretario comunale Barbara Nannucci: “Una giunta senza grandi sorprese visto che gli appetiti delle correnti interne pare siano stati (forse) tutti placati. La cosa certa è che in questi giorni si è parlato di tutti e tutto: Giani, Schlein, correnti, correntone, Cgil, Avs… ma di Firenze? Siamo curiosi di ascoltare le parole in Consiglio del neo sindaco e di vedere se riuscirà a camminare da sola politicamente o avrà bisogno di qualche riunione a distanza con Dario Nardella”.
Vedendo i nomi emersi manteniamo le nostre preoccupazioni leggendo, per fare solo alcuni esempi, Andrea Giorgio con la delega alla sicurezza Urbana ed alla polizia municipale oppure la vice sindaco Paola Galgani (Cgil) ad occuparsi di ambiente. Ci aspetta una gestione molto ideologica della politica locale: si torna indietro come mentalità al 2009 quando al comando della giunta c’era un uomo di Botteghe Oscure: Leonardo Domenici. Non aggiungiamo altri giudizi, ma se il buondì si vede dal mattino… ci aspettano notti buie per Firenze ed i suoi cittadini”.

Gli altri commenti

Così, invece, Fabio Franchi, segretario generale della Cisl Firenze – Prato: “Nello scorrere l’elenco dei dieci assessori emergono timori che la spinta riformista di cui Firenze è stata protagonista in questi anni sia alquanto indebolita. Il rischio di una deriva che ama molto gli slogan e le battaglie di principio, ma che a fatica riesce a confrontarsi e a proporre soluzioni non serve a questa città. Non ci ha sorpreso la nomina di Paola Galgani ad assessore e vice sindaca; erano stati bravi i giornalisti a citare frequentemente il suo nome, nei mesi scorsi addirittura come possibile candidata sindaca e poi ad inserirla negli ultimi giorni nella girandola dei possibili assessori. Conosco Paola da tempo e con lei abbiamo affrontato molteplici temi e problemi di questa città e ho avuto modo di apprezzarne la serietà e le competenze; altresì guardiamo con interesse al coinvolgimento di esponenti della rappresentanza sindacale con importanti incarichi, ma lo facciamo con l’auspicio che questo sia vero desiderio di curare le relazioni della città e non una scelta di pesi e contrappesi politici. Per cui non posso che augurarle un buon lavoro e garantirle che continuerà a trovare nella Cisl un sindacato riformista, pragmatico e autonomo dai partiti“.

“È sotto gli occhi di tutti – prosegue Franchi – che questa città ha la necessità urgente di passare dal sogno al bisogno. I suoi cittadini, sia quelli che hanno votato Funaro, sia quelli che avevano scelto Schimdt, hanno la necessità di viverla questa Firenze, di sentirla di nuovo loro, dei fiorentini, che qui pagano le tasse, che ci vivono, ma che hanno a che fare con una mancanza di sicurezza sempre più palese, una mobilità costantemente in cantiere, un problema casa che mina sempre più la dignità e il diritto alla cittadinanza, una gestione sanzionatoria al limite del persecutorio, infrastrutture perennemente ai nastri di partenza, uno smaltimento rifiuti sempre più caro, un turismo e un terziario che oltre a far ricchi solo alcuni non rispettano i contratti del settore e impoveriscono i tanti lavoratori occupati. Dimostrazione ne è la recente indagine di Cgia Mestre che colloca Firenze al decimo posto per reddito medio complessivo da lavoro, con 26285 euro, mentre i nostri cugini di Bologna (il Tour ha fatto tappa pure lì) occupano il quinto posto, con una differenza di 2mila euro pro capite. Segno che la Firenze dell’artigianato e della grande impresa sta perdendo quella capacità attrattiva di nuovi investimenti e di nuova professionalità lavorativa, mentre una grande città deve continuare a poggiare la sua economia sul manifatturiero”.

“Siamo preoccupati allora, perché Firenze ha bisogno di essere gestita con saggezza e buon senso – conclude la nota – e non vorremmo che le polarizzazioni e le ideologie della politica mettessero a rischio questo processo, facendo passare in secondo piano la ricerca delle risposte di cui la città ha veramente bisogno. A cominciare da quella che attende il fenomeno della povertà che aumenta e dei salari che non bastano più neppure a chi lavora, a causa di un carovita fuori controllo. Il primo motore di cittadinanza, ce lo insegna la Costituzione, è il lavoro. Un lavoro che in questa città sempre più spesso non basta più per non essere poveri. E non è certo col salario minimo e i referendum che si risolve questo problema”.

“È fondamentale partire subito – spiegano Serena Vavolo e Jacopo Ferretti, rispettivamente presidente e segretario generale di Confartigianato Imprese Firenze – Firenze ha bisogno di decisioni chiare e di azioni incisive su tutti i punti strategici, dalle infrastrutture al costo dei rifiuti, dalla mobilità alle tasse, senza dimenticare la tutela dell’autenticità e, di conseguenza, la lotta alla concorrenza sleale. Auguriamo a tutta la nuova giunta un buon lavoro, auspicando l’attenzione di sempre alle piccole e medie imprese che sono il cuore della città. Confartigianato è sempre pronta a collaborare”.
“Facciamo gli auguri di buon lavoro – dice Paolo Fantappiè, segretario generale Uil Toscana – alla sindaca Sara Funaro ed a tutti gli assessori della neo giunta del comune di Firenze. In particolare, con la nomina a vice sindaco di Paola Galgani, cogliamo da parte della sindaca Funaro una maggiore sensibilità ed attenzione verso il mondo del lavoro e dei pensionati. La presenza di una collega sindacalista all’interno della giunta con un incarico così importante rappresenta un primo passo determinante per un lavoro congiunto che metta al centro i lavoratori, i loro problemi, la sicurezza sul lavoro, i salari, la buona occupazione ed i servizi di welfare. La Uil Toscana è pronta a confrontarsi con la nuova giunta, fin da subito su questi temi, con spirito costruttivo e propositivo”.

 

© Riproduzione riservata

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