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FIRENZE – Elly Schlein, segretaria nazionale Pd, a Firenze sabato 31 maggio per il sì ai cinque referendum al voto 8 e 9 giugno.
Schlein in piazza D’Azeglio con la sindaca Sara Funaro, il presidente Regione Toscana Eugenio Giani, il segretario regionale Cgil Rossano Rossi.
Schlein a Firenze: “L’8 e il 9 giugno noi invitiamo tutte e tutti ad andare a votare e vorremmo sapere se lo farà anche la presidente del consiglio Meloni che continua a ignorare e a tacere su questi referendum, che si è rifugiata dietro la posizione del suo partito che è quella dell’astensione, dell’invitare le persone a non votare, perché hanno paura della partecipazione, hanno paura del riscontro democratico delle cittadine e dei cittadini che trasversalmente vogliono dire basta alla precarietà e vogliono dire sì a una migliore legge sulla cittadinanza. E guardate, Giorgia Meloni ci deve dire che cosa fa l’8 e il 9 giugno, come andrà a votare, anche perché vuol dire che se non lo fa, quando si rifugiano dietro l’invito all’astensione, è perché hanno paura di dire che sono contro questi referendum. Hanno paura di dire che sono perché la precarietà aumenti, come hanno fatto con le loro leggi. E allora almeno abbia il coraggio di dirlo al paese, invece che rifugiarsi dietro il silenzio e rifugiarsi dietro l’invito all’astensione”.
Prima dell’incontro pubblico in piazza D’Azeglio, Elly Schlein presente alla cerimonia funebre dell’ex sindaco Mario Primicerio, professore e storico collaboratore di Giorgio La Pira. Alle esequie nella chiesa di Santo Stefano in Pane Eugenio Giani, presidente Regione Toscana, Sara Funaro, sindaca di Firenze, Matteo Renzi, ex sindaco di Firenze, senatore leader Italia Viva, l’ex ministra Rosy Bindi. Presenti anche ‘ex sindaco di Firenze Leonardo Domenici, il segretario del Pd fiorentino Andrea Ceccarelli, e l’ex parlamentare Rosa Maria Di Giorgi, la vicesindaca di Firenze Paola Galgani.
A concelebrare le esequie l’arcivescovo fiorentino Gherardo Gambelli, il cardinale e suo predecessore Giuseppe Betori, e l’ex presidente della Cei Gualtiero Bassetti.
Elly Schlein: “Perché votare sì ai referendum?
Perché abbiamo bisogno di dire basta alla precarietà in questo Paese. L’8 e il 9 giugno gli italiani hanno una grande opportunità, quella di andare in massa a votare e di cambiare delle leggi, contrastare la precarietà, aumentare la sicurezza sul lavoro, perché siamo un Paese che purtroppo vede tre morti al giorno sul lavoro o sugli stage, non lo dobbiamo più accettare. Ed è anche un’occasione per dire che chi nasce o cresce in Italia è italiano. Ho un’idea proprio diametralmente opposta a qualche ministro del governo Meloni che dice che nelle classi bisogna ridurre il numero di stranieri, perché io nelle classi non vedo italiani e stranieri, vedo bambine e bambini che hanno lo stesso diritto ad una scuola di qualità perché lo dice la nostra Costituzione”.
Emiliano Fossi, deputato, segretario Pd Toscana: “Grande soddisfazione per l’iniziativa che si è svolta oggi pomeriggio a Firenze per dire sì ai cinque quesiti del referendum in programma l’8 e 9 giugno. La presenza della segretaria Elly Schlein, che ringrazio, dimostra quanto il Partito Democratico tenga a questa consultazione referendaria che, se raggiungerà l’obiettivo che ci auguriamo, porterà nuovi diritti in ambito lavorativo e di cittadinanza. È inoltre un forte segnale di quanto il Pd Toscana si sia impegnato compattamente e capillarmente sul territorio per informare le cittadine ed i cittadini del perché è importante votare per i cinque SÌ, attraverso incontri, il volantinaggio e la distribuzione dei materiali da parte dei volontari. L’incontro di oggi della segretaria Schlein con i cittadini in piazza d’Azeglio conferma inoltre la forte sinergia che c’è tra il Pd nazionale ed il Pd Toscana. Grazie a tutti coloro che hanno organizzato e preso parte all’iniziativa: è questo il giusto slancio che ci serve per affrontare nel modo migliore possibile i giorni che ci separano dal voto: il referendum è una prima grande occasione da non lasciarci sfuggire per riportare i diritti dei lavoratori, delle cittadine e dei cittadini al centro dell’agenda politica nel nostro Paese”.