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CALENZANO – Esplosione di Calenzano, sindaco Carovani: “Si valuti chiusura deposito Eni”
Esplosione di Calenzano, il sindaco Giuseppe Carovani ha chiesto alle autorità competenti di valutare “la possibilità di chiudere” il deposito di carburanti Eni dove lunedì mattina 9 dicembre si è verificata un’esplosione con cinque persone morte sul lavoro.
Esplosione in merito alla quale la Procura di Prato, procuratore Luca Tescaroli, ha aperto un fascicolo per omicidio colposo plurimo. Tescaroli ha incaricato due consulenti per svolgere accertamenti per le indagini sulla deflagrazione. Sono l’esplosivista Roberto Vassale e il chimico esplosivista Renzo Cabrino. Entrambi hanno tra l’altro già lavorato come periti nella strage di Capaci, inchiesta di cui si è occupato il procuratore di Prato Luca Tescaroli quando era pm a Caltanissetta.
Giuseppe Carovani sul luogo della tragedia anche lunedì 9 dicembre insieme all’europarlamentare Dario Nardella, ex sindaco di Firenze. I rischi connessi alla presenza del deposito, ha spiegato Carovani, “non possono continuare a essere gestiti come è stato fatto finora, nonostante tutte le attività che sono state effettuate: abbiamo i registri delle esercitazioni che sono state effettuate a febbraio, per il primo semestre 2024, ad agosto per il secondo semestre, quindi c’è una costante attuazione del piano di emergenza e delle segnalazioni per il rischio di incidenti. Tuttavia, come purtroppo abbiamo potuto constatare questo non è sufficiente, non è bastato ad evitare che ci fosse un esito così drammatico”.
“Noi chiediamo che si ripensi complessivamente questo insediamento nel cuore di Calenzano, a due passi dalla ferrovia, a 300 metri dall’autostrada A1 a 500 metri dall’A1, dove insiste, insomma, un nodo infrastrutturale oltre che di contesto urbanistico, molto critico e delicato. Chiediamo, quindi, una riflessione se questo impianto debba rimanere qui. Noi ci rendiamo conto che non è una cosa semplice, perché alla fine offre un servizio che viene reso ai cittadini, con una stazione per caricare le autobotti e poi arrivare ai distributori e quindi agli utenti. Ma credo che in questo contesto e in questi termini sia da ripensare”.
Il sindaco ha esteso il lutto cittadino fino a mercoledì 11 dicembre, giorno del lutto regionale, con ordinanza n. 309 del 10/12/2024 che dispone:
1. l’esposizione delle bandiere a mezz’asta nelle sedi comunali e in tutti gli edifici pubblici;
2. un minuto di silenzio negli uffici pubblici alle ore 10;
3. ai titolari di attività commerciali ed ai pubblici esercenti di evitare di porre in essere comportamenti che contrastino con lo spirito del lutto cittadino.