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Ius scholae a Firenze, Consiglio Comunale approva odg

Atto chiede a sindaca Funaro e giunta farsi promotrici adozione in tutte le sedi istituzionali. Cittadinanza onoraria. Testo non votato da gruppi centrodestra e Firenze Democratica

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FIRENZE – Ius scholae a Firenze, Consiglio Comunale approva odg

Ius scholae a Firenze, Consiglio Comunale approva odg collegato alla comunicazione dell’assessora Benedetta Albanese. Non hanno votato a favore del testo i gruppi di centrodestra e Firenze Democratica.

Sindaca Sara Funaro: “Sono favorevole non solo allo ius scholae ma anche lo ius soli perché sarebbe un passo di civiltà importante per il nostro Paese. Chiunque venga in queste scuole lo vede, ci sono ragazze e ragazzi che crescono insieme, che fanno un percorso importante, arrivano ad una certa fase della loro vita e diventano improvvisamente differenti”

L’Odg approvato in Consiglio Comunale a Firenze chiede alla sindaca Sara Funaro e alla giunta “di farsi promotrici in tutte le sedi istituzionali di azioni volte all’immediata adozione del principio dello Ius scholae per il riconoscimento della cittadinanza; di riconoscere la cittadinanza onoraria ai ragazzi e le ragazze di origine straniera residenti in Italia che abbiano completato un ciclo scolastico nelle nostre scuole. Chiede, inoltre, al Governo di portare in Parlamento una proposta di legge condivisa con le opposizioni che introduca lo Ius scholae nel nostro ordinamento per dare immediatamente dignità e diritti, a chi ha già dimostrato di essere parte integrante della nostra comunità nazionale, ma ai parlamentari toscani di non rinunciare ad una legge sulla cittadinanza che porti verso il principio che chi nasce in Italia è italiano”.

Con questo voto “per il Consiglio comunale è fondamentale adottare politiche che favoriscano l’integrazione e la coesione sociale a partire proprio dai più piccoli. E’ necessario riformare la legge n. 91 del 1992 alla luce dei mutamenti che hanno interessato la struttura demografica, sociale e culturale del nostro Paese. Si tratta di giustizia ed equità sociale e la scuola, già plurale e unica, può essere il luogo dal quale cominciare il percorso di erosione delle disuguaglianze educative e sociali. Questo è solo un primo passo verso la successiva adozione di un sistema di riconoscimento della cittadinanza basato sul principio dello ius soli, unico principio in grado di garantire le piene pari opportunità ai giovani e alle giovani con background migratorio”.

Poi il Comune di Firenze: “Secondo Save the Children nelle nostre scuole gli/le alunni/e stranieri/e sono più di 870 mila e che di questi quasi 7 su 10 studenti pur essendo nati/e in Italia hanno cittadinanza non italiana. Gli stranieri residenti a Firenze al 1 giugno 2023 sono quasi 58.000 e rappresentano il 15,8% della popolazione residente, di questi più di 9.000 hanno meno di diciotto anni. A Firenze secondo il rapporto del MIUR, la popolazione studentesca con cittadinanza non italiana rappresenta il 16,7% della popolazione (a livello italiano la media è dell’11,2%). Questi ragazzi e ragazze vivono nello stesso contesto scolastico dei giovani italiani, parlano italiano, studiano la storia d’Italia, sono figli di cittadini e cittadine straniere regolarmente soggiornanti che lavorano e pagano le tasse in Italia. La mancanza della cittadinanza, oltre ad imporre a questi giovani italiani l’obbligo di rinnovare ciclicamente il permesso di soggiorno, priva loro – di fatto discriminandoli – di alcuni diritti fondamentali per il loro futuro umano e professionale, come la possibilità di partecipare a concorsi pubblici, la libera circolazione nei Paesi dell’Unione europea e, per alcuni di loro, il diritto di elettorato attivo e passivo”.

Benedetta Albanese: “La scuola fiorentina è inclusiva. Con ben 970 interventi di assistenza educativa già attivi da oggi, primo giorno di scuola, che copriranno tutto l’anno. Sono inclusivi con i centri di alfabetizzazione, nei quali si sostiene l’apprendimento dell’italiano con 1270 iscritti su tutti i Quartieri. C’è poi il Cred, centro risorse educative e didattiche, che nell’anno passato ha visto realizzare 1345 interventi con 1266 di consulenza che rispondono ad un bisogno di inclusione su cui stiamo lavorando molto e di cui siamo orgogliosi perché aiutano ad azzerare le distanze.

La scuola è anche competenza sia delle ragazze e dei ragazzi ma anche del personale docente con 131 insegnanti di ruolo nella scuola dell’infanzia, e solo 7 non di ruolo; con 307 educatori nei nidi, di cui di ruolo 272 e un concorso in atto, a cui si aggiungono 151 ausiliari e 32 cucinieri di cui di ruolo 27. Sono poi le cedole librarie, sostenuta dal Comune di Firenze con una spesa di 530mila euro, c’è la grande offerta delle Chiavi della Città con 629 progetti educativi che coprono tutto l’anno”.

© Riproduzione riservata

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