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Referendum 8 e 9 giugno, La Russa a Firenze: “Farò propaganda perché la gente rimanga a casa”

Il presidente del Senato a 'Spazio Cultura', organizzato da Fratelli d'Italia al teatro Niccolini. Schlein, Pd: "Gravissimo che la destra continui a incoraggiare astensione. Indegno che lo faccia seconda carica Stato". Conte, M5S: "E' come un horror"

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FIRENZE – “Referendum? Io continuo a dire che ci penso ma farò propaganda perché la gente se ne stia a casa. Poi magari io vado a votare”. Lo ha detto il presidente del Senato Ignazio La Russa a ‘Spazio Cultura’, evento organizzato da Fratelli d’Italia al teatro Niccolini di Firenze, sul voto per i cinque referendum di scena 8 e 9 giugno.

Dopo l’indicazione di non andare alle urne per i cinque referendum di Forza Italia col leader Tajani, vicepremier, le parole di Fratelli d’Italia, leader la premier Meloni, con La Russa a Firenze.

La replica del Pd con la segretaria nazionale Elly Schlein: “È gravissimo che la destra continui a incoraggiare l’astensione al referendum ed è davvero indegno che lo faccia la seconda carica dello Stato. Le parole di Ignazio La Russa sono gravi anche perché tradiscono uno dei principi costituzionali che fissano il voto come un dovere civico. Ma di questi principi, dei diritti e del lavoro l’estrema destra al governo ha dimostrato ampiamente di non curarsi. La migliore risposta possibile di fronte a questa deriva è andare, tutte e tutti, a votare l’8 e 9 giugno per contrastare la precarietà e per la cittadinanza”.

 

Riccardo Magi, segretario di +Europa e presidente del comitato promotore del referendum sulla cittadinanza: “Abbiamo capito che il presidente del Senato La Russa non sa nemmeno cosa sia la democrazia, visto che insieme al governo Meloni ha trasformato il Senato nel passacarte di palazzo Chigi. Ma che il presidente del Senato annunci che farà attivamente campagna perché la gente stia a casa per non andare a votare il referendum dell’8 e 9 giugno è indegno, da ultima carica dello Stato, altro che seconda. Che poi abbia fatto marcia indietro rispetto a qualche giorno fa, rende l’idea di come il Senato sia ormai una dependance di casa Meloni. Ma emerge sempre di più la paura di questa destra per il voto popolare. Sono certo che l’invito di La Russa a non andare a votare ai referendum porterà molte più persone alle urne”.

Angelo Bonelli, deputato di Avs e co-portavoce di Europa verde, su X: “Il presidente del Senato che fa campagna per l’astensione è una dichiarazione di guerra alla Costituzione e alla nostra democrazia. Si dimetta e torni nella sua casa ad ammirare i busti del suo duce. Questo è un motivo in più per andare a votare 5 Sì al referendum dell’8 e 9 giugno!”.

Giuseppe Conte, presidente del Movimento 5 Stelle: “Il presidente del Senato Ignazio La Russa, seconda carica dello Stato, dice: ‘farò propaganda perché la gente resti a casa al referendum’. Parliamo del voto che permetterebbe ai cittadini di aumentare diritti e tutele in termini di sicurezza sul lavoro, contro i licenziamenti illegittimi, contro il precariato. E come se non fosse abbastanza sempre La Russa parla di ‘eventuali errori’ di Netanyahu. Sono ‘eventuali errori’ oltre 50mila palestinesi sterminati, bambini e madri ridotti alla fame e alla malnutrizione con il blocco degli aiuti, gli attacchi a ospedali e ambulanze? Sembra un horror invece sono le esternazioni dei vertici delle nostre istituzioni”.

 

 

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