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Terremoto in giunta a Campi Bisenzio: M5S esce da maggioranza

Dimissioni assessori Della Giovampaola e Baldazzi. Sindaco Tagliaferri: "Con M5S rapporto difficoltoso. Ora la maggioranza è più solida". Tagliaferri eletto sindaco nel 2023 con coalizione liste civiche e M5S

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CAMPI BISENZIO – Terremoto in giunta a Campi Bisenzio. Il Movimento 5 Stelle esce dalla maggioranza del sindaco Andrea Tagliaferri con le dimissioni degli assessori Giulia Della Giovampaola e Davide Baldazzi.

Tagliaferri eletto alle amministrative 2023 con coalizione liste civiche sinistra e M5S. Battendo al ballottaggio il candidato Pd Leonardo Fabbri.

Tagliaferri: “Ho ricevuto le dimissioni  dei due assessori comunali Giulia  Della Giovampaola e Davide Baldazzi, che desidero ringraziare per il loro impegno in questo anno particolarmente complesso e difficile. Grazie al loro prezioso contributo, siamo riusciti a raggiungere molti obiettivi importanti per la comunità. La fiducia che questa amministrazione ha sempre riposto in Giulia e Davide non è mai venuta meno”.

Poi il sindaco: “Le dimissioni degli assessori rappresentano un atto di coraggio e una consapevolezza riguardo a una situazione che si è rivelata complicata fin dall’inizio, soprattutto a causa del difficile rapporto con il Movimento 5 Stelle. Le tensioni con il Movimento, infatti, non sono una novità, ma hanno radici profonde che risalgono già alla campagna elettorale. Nonostante gli sforzi per costruire una coalizione solida, il Movimento è rimasto diviso internamente, con una parte che ha sempre collaborato scarsamente con questa maggioranza, cercando costantemente di prenderne le distanze.

Nel corso dell’ultimo anno, il rapporto con il Movimento 5 Stelle è stato particolarmente difficoltoso, manifestandosi in varie occasioni, come quando alcuni suoi consiglieri hanno votato più volte in modo distinto rispetto alla maggioranza. L’episodio più recente, culminato con il voto contrario su questioni cruciali come l’atto sulla tramvia, ha segnato il punto di rottura definitivo. Inoltre, il Movimento ha adottato atteggiamenti che hanno messo in ridicolo l’amministrazione, promuovendo proteste all’interno del Consiglio comunale stesso, interrompendolo, e insultando consiglieri comunali di maggioranza, causando un grave danno non solo politico, ma anche morale”.

Poi Tagliaferri: “Il Movimento 5 Stelle si pone dunque fuori dalla maggioranza, non solo per aver votato contro atti fondamentali per la città, ma anche per aver distolto l’attenzione su questioni secondarie, facendo perdere tempo prezioso che avrebbe dovuto essere impiegato nell’interesse quotidiano dei cittadini di Campi Bisenzio.

Va inoltre sottolineato che, durante questo anno di mandato, i consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle non hanno mai presentato alcun atto concreto per il futuro della città, concentrandosi esclusivamente su dinamiche interne al loro gruppo. Questo atteggiamento ha dimostrato una mancanza di visione e impegno verso la città, aggravando ulteriormente la crisi politica all’interno della coalizione.

Con questa scelta, la maggioranza esce rafforzata e più solida. Senza le divisioni e le contraddizioni interne del Movimento 5 Stelle, potremo ora lavorare in modo più coeso ed efficiente. Questo permetterà all’amministrazione di concentrarsi sull’attività che i cittadini si aspettano da noi, dando priorità alle questioni centrali per il benessere della città e dei suoi abitanti.”

 

Paolo Gandola, capogruppo consiliare liste centrodestra: “Se oggi Tagliaferri governa la città lo deve al Movimento Cinque Stelle, che gli elettori alle scorse elezioni hanno indicato come gruppo numericamente maggioritario. Ora ne prenda atto: la crisi esplosa in questi giorni dipende unicamente dalla sua incapacità a governare. Se l’attuale maggioranza non fosse stata  sostenuta dai pentastellati alle urne, al ballottaggio contro il Pd sarebbe andata la coalizione di centrodestra che mi vedeva alla guida. Le vicende di queste ore dimostrano come la sua coalizione era un mero cartello elettorale, non c’è mai stata alcuna comunanza di idee, non c’è mai stato un progetto comune, né tanto meno ci sono mai stati, questo è evidente,  cordiali rapporti umani. 

Di fronte a questo fallimento politico, prenda atto della sua inadeguatezza e rassegni le dimissioni. Diversamente per la città saranno anni di inferno: sarà impossibile governare Campi con appena tre voti di scarto e la nostra opposizione, da sempre intransigente, lo sarà da oggi, ancora di più”.

© Riproduzione riservata

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