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Tragedia in cantiere, Nardella: “Da Firenze campagna forte sicurezza”

Sindaco: "Comune di Firenze ha in corso oltre 400 cantieri. Già adottati accordi, protocolli e procedure per sicurezza. Quasi totalità appalti comunali non utilizza criterio massimo ribasso". Appello a Esselunga perché completi opere pubbliche con giardino e parcheggio

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FIRENZE -Tragedia in cantiere, Nardella: “Da Firenze campagna forte sicurezza”.

Tragedia in cantiere a Firenze, stop al criterio del massimo ribasso nelle gare, stop ai subappalti a cascata, estensione delle tutele dei cantieri pubblici a quelli privati, più formazione, inasprimento delle pene e una sorta di ‘patente a punti’ per chi sgarra.

Questi alcuni dei punti toccati dal sindaco Dario Nardella in Consiglio Comunale dove ha svolto una comunicazione sul tragico crollo in via Mariti a Firenze, cantiere in cui era in corso la costruzione di un supermercato Esselunge.

Cinque operai morti nel crollo. E un enorme, incessante, lavoro tra le macerie dei Vigili del Fuoco.

Crollo in merito al quale c’è un’inchiesta in corso per omicidio plurimo aggravato. Il procuratore capo Filippo Spiezia ha sottolineato criticità nel cantiere, nonché alcuni operai irregolari.

Il sindaco Nardella ha anche lanciato un appello ad Esselunga, proprietaria del cantiere, perché completi, nei tempi e nelle regole previste, i lavori pubblici previsti dal piano di urbanizzazione dell’ex Panificio militare. Il sindaco ha ricordato che in metà dell’area dell’ex Panificio è prevista la realizzazione di opere pubbliche e ha fatto appello ad Esselunga perché queste possano andare avanti. Tra queste opere il sindaco ha segnalato il nuovo giardino da 3000 metri quadrati, il nuovo parcheggio per 60 posti auto destinati ai residenti,  la nuova sistemazione stradale con nuove rotatorie e un nuovo percorso ciclopedonale.

Nardella: “Questa tragedia rimarrà un segno indelebile nella storia della città e per noi sarà un monito costante. Da Firenze parte una campagna forte per la sicurezza dei lavoratori, per essere all’altezza di questo dolore. Dobbiamo essere forti, presenti, incalzanti per cambiare quello che succede altrimenti alla prossima tragedia non ci sarà qualche sciopero. Ma la sommossa di una cittadinanza stufa, stanca di istituzioni inconcludenti, di una politica che non risponde. Sono sicuro che Firenze, per la sua importanza e forza, può richiamare tutte le forze politiche al Governo e al Parlamento per fare qualcosa subito. Se non lo faremo avremo la coscienza sporca e noi non la vogliamo”.

Nardella: “Stiamo vivendo una situazione drammatica che chiama tutti noi a una responsabilità forte. Ci sono stati 1041 incidenti mortali nel 2023, 145 nel 2024, tre morti al giorno, un vero e proprio bollettino di guerra. Nell’anno 2023 a seguito delle ispezioni effettuate vi è stato un aumento del 44% delle situazioni irregolari registrate. C’è dunque un sistema diffuso, capillare, di violazione sistematica delle regole sulla sicurezza. E nell’edilizia la situazione è ancora peggiore, anche dal punto di vista delle paghe. Una situazione che può essere invertita se c’è un impegno reale. Le parole ormai non bastano. Occorre una risposta dura e giudico positivamente la disponibilità delle opposizioni a lavorare a un decreto legge”.

“Il Comune di Firenze ha attualmente in corso oltre 400 cantieri e ha già adottato accordi, protocolli e procedure per favorire la sicurezza nei luoghi di lavoro. Con l’applicazione del nuovo codice dei contratti il Comune di Firenze, nei propri appalti, ad esempio nella riqualificazione dello stadio, impone alle imprese il contratto di lavoro da utilizzare individuandolo tra quelli sottoscritti dalle principali organizzazioni sindacali e applicando il contratto di lavoro prevalente rispetto alle attività che si svolgono”.

Poi Nardella: “Il Comune di Firenze ha sottoscritto poi con le organizzazioni sindacali e l’Azienda sanitaria di Firenze protocolli per l’obbligo di dotare tutti i lavoratori di tessera personale di riconoscimento con procedura di rilevamento elettronico monitorando quotidianamente presenze, orario di lavoro e formazione. E se con l’entrata in vigore del nuovo Codice degli Appalti sono decadute per legge i limiti percentuali sulle attività subappaltabili e sul subappalto a cascata demandando alle stazioni appaltanti le valutazioni opera per opera, l’amministrazione Comunale ha ritenuto comunque, ad esempio nell’appalto della riqualificazione dello stadio, di limitare le possibilità di subappalto e di vietare il subappalto a cascata per garantire le migliori condizioni di sicurezza in cantiere. Infine il Comune di Firenze nella quasi totalità degli appalti non utilizza per l’aggiudicazione il criterio del massimo ribasso bensì quello della offerta economicamente più vantaggiosa attribuendo al parametro prezzo anche un peso del solo 10%”.

Prosegue Nardella: “Dobbiamo cancellare la cultura del massimo ribasso nelle opere pubbliche e anche in quelle private. Dobbiamo dire di no alla deregulation sugli appalti e dobbiamo estendere le tutele del pubblico agli appalti privati. Rifletterei anche sul tornare alla proposta della ‘patente a punti’, se ne parlava già negli anni Ottanta, per le aziende che partecipano alle gare. La patente perderà punti nel caso in cui le aziende siano state sanzionate per violazione sulle norme relative alla sicurezza del lavoro o abbiano tra i propri dipendenti degli infortuni o morti sul lavoro. Non c’è sicurezza sul lavoro se il lavoro deve costare il meno possibile. Il lavoro deve costare. La tutela del lavoro non deve essere messa al discount”.

 

© Riproduzione riservata

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