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FIRENZE – Bimba scomparsa, famiglia via da ex Astor. Luogo top secret.
I genitori peruviani della piccola Kata, la bambina di 5 anni scomparsa sabato scorso a Firenze, hanno lasciato l’ex hotel Astor.
I genitori e il fratellino della bambina sono stato riallocati in una struttura di accoglienza, a cura dei servizi sociali del Comune. La struttura non viene resa nota.
L’avvocato Daica Rometta, legale dell’Associazione Penelope, ha rinunciato all’incarico di difensore della mamma della piccola Kata: “Reiterate interferenze esterne”.
Il padre della bambina ieri giovedì 15 giugno è stato sentito in Procura dopo le dichiarazioni rilasciate a ‘Chi l’ha visto’. Parlando di un uomo con giubbotto smanicato da lui riconosciuto in un video. E affermando di aver “comprato tre stanze” all’ex Astor.
Il sostituto procuratore Christine Von Borries, titolare dell’inchiesta titolare dell’inchiesta insieme al collega Giuseppe Ledda ha convocato e ascoltato il padre, Miguel Angel Montero Chicllo e la madre Katherine Alvarez, come persone informate.
I verbali sono stati segretati dal pm Christine Von Borries. “Non posso parlare”, ha detto il padre ai giornalisti all’uscita dal palazzo di giustizia.
Dalle parole del padre non sarebbero emersi elementi determinanti.
La Procura indaga per sequestro di persona a scopo di estorsione.
Un occupante dell’ex Astor è stato condotto dai carabinieri al Palazzo di Giustizia. Non risulterebbe fermato.
Intanto gli inquirenti hanno acquisito su disposizione della Procura alcuni effetti personali della bambina. Tra questi, secondo quanto si è appreso, lo spazzolino da denti. L’obiettivo è quello di ricavare il suo dna, per finalità collegate alle indagini in corso alle ricerche nell’ambito dell’indagine per il reato ipotizzato di sequestro di persona a scopo di estorsione.
Dunque la famiglia della piccola Kata è stata trasferita in una struttura di accoglienza top secret a cura dei servizi sociali del Comune. Il trasferimento sarebbe stato deciso dopo l’interrogatorio del padre della piccola Kata in Procura.
Nella stessa struttura è stata trasferita anche la famiglia dello zio della piccola Kata.
La decisione di trasferire il padre, Miguel Angel Montero Chicllo, e la madre Katherine Alvarez, in una casa famiglia è stata presa dopo l’interrogatorio di oggi pomeriggio in Procura.
Al momento non è possibile indicare dove i genitori e i parenti di Kata sono stati alloggiati, fanno sapere gli inquirenti.
Nuovi sopralluoghi e sequestri degli investigatori dell’Arma dei carabinieri nell’ex hotel Astor a Firenze.
Racket affitti.
L’avvocato Daica Rometta, legale dell’Associazione Penelope, che ha rinunciato all’incarico di difensore della mamma di Mia Kataleya Chicllo Alvarez:
“Le reiterate interferenze esterne subite nello svolgimento di questo delicatissimo mandato mi hanno suggerito di rinunciare all’incarico professionale tant’è che già nel primo pomeriggio ho invitato la mamma a nominare altro difensore”, ha spiegato Rometta..
Nel frattempo in Procura sono stati sentiti altri testimoni. Uno degli immigrati presenti nell’ex hotel Astor occupato è stato condotto dai carabinieri al palazzo di giustizia e non risulta fermato.
Sono invece oggetto di verifiche le dichiarazioni di una bimba di 3 anni che avrebbe visto Kata portata via da un adulto il giorno stesso della scomparsa.