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Un hub delle energie rinnovabili al posto del deposito esploso a Calenzano

Protocollo di intesa Comune - Eni - Regione: all'ente 6,5 milioni di euro per il rifacimento degli impianti sportivi danneggiati e un nuovo palazzetto

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CALENZANO – A un anno dall’esplosione che causò la morte di cinque persone, il ferimento di altre 30 e ingenti danni, il sito Eni di Calenzano diventa un hub delle rinnovabili.

Il cambio di destinazione fin da subito fortemente auspicato dalla Regione è stato illustrato al Comune di Calenzano dal presidente Eugenio Giani insieme al sindaco Giuseppe Carovani e a Giuseppe Ricci, direttore della trasformazione industriale di Eni.

Comune, Regione Toscana ed Eni Spa sigleranno un accordo ad hoc per definire il futuro dell’area di via Erbosa. Al posto del deposito sarà realizzata una grande centrale fotovoltaica da 20 Mwp, capace di coprire il consumo elettrico di circa 10 mila famiglie. L’investimento sarà sostenuto interamente da Eni e avrà ricadute economiche positive sulla comunità, con il 5 per cento del valore dell’energia prodotta che sarà ceduto al Comune e la realizzazione di un impianto energetico a disposizione del polo sportivo di Calenzano.

“È un momento molto importante ad un anno dalla tragedia in cui hanno perso la vita 5 persone e che ha reso evidente fin da subito la necessità di un cambiamento radicale di quell’area, nata come grande stazione di rifornimento negli anni Sessanta – ha sottolineato il presidente Giani – Ringrazio il sindaco Carovani ed Eni per la disponibilità a ragionare fin da subito sul percorso di trasformazione. Oggi se ne intravedono i risultati progettuali: energia pulita, integrazione in un’area cruciale per il destino metropolitano fiorentino, ricadute positive per la comunità e miglioramento dell’impianto sportivo, che diventerà un punto di riferimento per lo sport, nell’area metropolitana fiorentina. Inseriremo inoltre nel protocollo anche il miglioramento dei trasporti per renderli più funzionali alla nuova area, con il potenziamento della stazione di Pratignone. Un circuito che dunque diventa virtuoso. Questo lo dobbiamo a maggior ragione nel momento in cui ci apprestiamo a commemorare le vittime di questa tragedia il 9 dicembre prossimo”.

Fin dai primi mesi dopo l’esplosione è stato avviato da parte dell’amministrazione di Calenzano, della Regione Toscana e di Eni un confronto per verificare le possibilità di raggiungere un accordo sulla destinazione finale dell’area: la richiesta del Comune e della Regione Toscana era di cessare ogni attività legata ai combustibili e di realizzare un hub di energie rinnovabili, proposta che ha avuto un riscontro positivo da parte dell’azienda.

L’accordo prevede che Eni si impegni a realizzare sull’area dell’ex deposito una centrale fotovoltaica da 20 Mwp, corrispondente al consumo elettrico di circa 10 mila famiglie, ben oltre quelle residenti a Calenzano (circa 7 mila). L’accordo prevede anche che il 5% del valore economico dell’energia prodotta sarà ceduto al Comune per una durata pari alla vita utile dell’impianto. Inoltre, sarà realizzato da Eni e ceduto al Comune di Calenzano un impianto fotovoltaico da 1 Mwp, che sarà gestito, mantenuto e infine dismesso con costi a carico di Eni. La produzione energetica dell’impianto sarà utilizzata per alimentare l’area sportiva e sarà messa a disposizione dal Comune alla nascente Comunità Energetica Rinnovabile di Calenzano. L’hub delle rinnovabili che verrà realizzato si inserisce in un più ampio progetto di riqualificazione di tutta l’area intorno all’ex deposito.

Eni, a prescindere dall’esito dell’eventuale procedimento giudiziario che dovrà accertare le responsabilità dell’incidente, si è impegnata a versare al Comune in via volontaria e come contributo al territorio una somma complessiva di 6,5 milioni di euro, che saranno impiegati per il ripristino degli impianti sportivi esistenti che sono stati danneggiati (piscina, campo sportivo e palazzetto del pattinaggio) e quale contributo da impiegarsi prioritariamente nella riqualificazione e nello sviluppo dell’impiantistica e delle infrastrutture di una nuova area sportiva, con la realizzazione della nuova piscina olimpionica e del nuovo palazzetto dello sport.

L’accordo prevede infine che l’area in via delle Prata, all’altezza dell’omonimo fabbricato colonico, di proprietà Eni e oggi dismessa e in fase di bonifica, venga destinata a un Piano degli insediamenti produttivi (Pip). Il Comune si impegnerà all’acquisto dell’area nei prossimi cinque anni, a condizione che venga erogato il relativo contributo regionale. Tale intervento consentirà di sviluppare nuove attività produttive e artigianali, con conseguenti positive ricadute occupazionali.

Con il protocollo d’intesa, infine, Comune e Regione si impegnano a verificare nei mesi successivi la possibilità di ampliare le fermate dei treni a Pratignone e a reperire i finanziamenti per realizzare le infrastrutture a parcheggio a servizio della stazione.

“Avviato in seguito alla tragedia del 9 dicembre, che non potrà essere dimenticata – commenta il sindaco di Calenzano, Giuseppe Carovani – questo percorso condiviso è un impegno concreto e costituisce per Calenzano una svolta rispetto a una storia lunga 60 anni e un balzo decisivo verso un futuro sostenibile sulla strada della decarbonizzazione, con la riduzione di circa 12.500 tonnellate di CO2 all’anno. Le iniziative avviate, dalla bonifica dell’area alla realizzazione dell’hub di energie rinnovabili, fino agli investimenti per gli impianti sportivi e per le infrastrutture, rappresentano una nuova opportunità per la comunità, per costruire un territorio più sicuro, resiliente ed energeticamente autonomo, a beneficio delle generazioni che verranno”.

“Abbiamo lavorato insieme alle istituzioni locali con molto impegno per raggiungere questo accordo – dichiara Giuseppe Ricci, direttore operativo trasformazione industriale di Eni – strutturato per offrire nuove e importanti prospettive alla comunità e al territorio di Calenzano, dopo la grande tragedia avvenuta un anno fa”.

© Riproduzione riservata

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