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CasaPound a Grosseto, parlamentari e consiglieri regionali Pd: “Un errore”

Parlamentari toscani dem: "Scritto a prefetta perché vieti manifestazione". Capogruppo Pd Consiglio regionale Toscana annuncia atto consiliare: "Insulto ai valori democratici intera comunità toscana"

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GROSSETO – CasaPound a Grosseto, non si fermano polemiche e prese di posizione contro la festa nazionale di settembre a Grosseto.

Dopo Sinistra Italiana con Dario Danti, segretario toscano, assessore Comune di Firenze, e Pd Toscana con segretario Fossi, c’è l’intervento dei parlamentari toscani dem e dei consiglieri Regione Toscana Pd.

I parlamentari Pd eletti in Toscana Emiliano Fossi, Laura Boldrini, Simona Bonafè, Christian Di Sanzo, Silvio Franceschelli, Marco Furfaro, Federico Gianassi, Dario Parrini, Arturo Scotto, Marco Simiani, Ylenia Zambito scrivono alla prefetta perché vieti la manifestazione.

Vincenzo Ceccarelli, capogruppo del Pd in Consiglio regionale, nell’annunciare un atto consiliare in merito: “La festa di CasaPound a Grosseto è un insulto ai valori democratici dell’intera comunità toscana. Ed è palesemente in contrasto con i valori espressi dallo statuto della Regione, che proprio nelle ultime modifiche fatte due anni fa, “promuove, difende e pratica la memoria della Resistenza e l’antifascismo quale principio costitutivo del proprio ordinamento”

Parlamentari Pd eletti in Toscana: “Sarebbe un errore permettere lo svolgimento, per la quinta volta, della festa nazionale di CasaPound a Grosseto come annunciato dalla stessa organizzazione neofascista. Per questa ragione, come parlamentari del PD eletti in Toscana, abbiamo scritto alla prefetta di Grosseto perché eserciti le sue prerogative e vieti la manifestazione. La Toscana e Grosseto nello specifico hanno pagato un prezzo altissimo durante l’occupazione nazista spalleggiata dal regime fascista. Non è accettabile che adesso, proprio qui, si svolga la festa di chi a quelle ideologie dichiaratamente si ispira e che fa della violenza uno strumento politico come dimostrano l’aggressione al giornalista della stampa Andrea Joly, qualche giorno fa a Torino, e a giugno scorso il pestaggio di quattro ragazzi della Rete studenti medie di Sinistra universitaria che tornavano da una manifestazione delle opposizioni.
Nella Repubblica nata dalla Resistenza e fondata sull’antifascismo non ci può essere legittimazione per queste formazioni”

Ceccarelli: “Come gruppo Pd in Consiglio regionale ci uniamo alle voci che si sono levate contro lo svolgimento del raduno dell’associazione neofascista a Grosseto, sia da parte delle forze politiche locali che dei parlamentari dem. Lo faremo anche presentando un atto in Consiglio, dove chiederemo al presidente di farsi interprete di queste posizioni, attivandosi per sollecitare quello che da più parti viene chiesto, ovvero che sia riconosciuta la chiara matrice fascista di Casa Pound e quindi l’associazione sia sciolta, come prevede la nostra Costituzione. E, inoltre, chiederemo di valutare un intervento nei confronti della prefettura di Grosseto, che solleciti provvedimenti di divieto per lo svolgimento di una festa che potrebbe turbare gravemente l’ordine pubblico. In questo quadro è grave che il sindaco di Grosseto si nasconda dietro la “libertà di pensiero”, fingendo di non aver compreso che in Italia chi opera per riaffermare i disvalori del fascismo commette un reato. E credo, come dimostrato anche recentissimamente con l’aggressione violenta ad un giornalista de La Stampa proprio da parte di esponenti di CasaPound, che non possano più esserci dubbi sulla natura di questa associazione”.

© Riproduzione riservata

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