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PIOMBINO – In duemila in piazza Bovio e un centinaio di barche in mare sabato 18 giugno per dire no al rigassificatore nel porto di Piombino. In piazza a manifestare anche il sindaco Francesco Ferrari, reduce dal vertice in Regione in cui il presidente Giani, commissario per il rigassificatore nominato dal premier Draghi, ha annunciato entro un anno l’entrata in funzione nel porto di Piombino della nave Golan Tundra acquistata da Snam.
Il sindaco Ferrari: “Abbiamo preso atto di una decisione già presa. Ma i cittadini di Piombino dicono no al rigassificatore. Dicono no i cittadini della Val di Cornia e i i sindaci di questi Comuni. Abbiamo ricevuto tante promesse: fabbrica, posti lavoro, bonifiche, opere infrastrutturali. Promesse sull’ospedale. Ma sono rimaste promesse. E insieme alle promesse abbiamo trovato tanti disservizi, la cassa integrazione, la disoccupazione. Ma noi non ci rassegnamo a una decisione dall’alto, questa piazza e le barche intorno dimostrano che non c’è più rassegnazione ma il nostro no”.
Poi Ferrari: “No x motivi sicurezza. Ci devono spiegare perchè all’Olt di Livorno le imbarcazioni non possono attraversare il raggio di tre miglia intorno a quell’impianto e qua la nave che farà lo stesso servizio a Piombino può essere parcheggiata dentro un porto. Un porto che è dentro la città. Dovranno darci garanzie sul piano ambientale e occupazionale. Ci sono imprese che rischiano di chiudere. I pescatori. Gli impianti di itticultura. La posizione contraria del Comune di Piombino e degli altri Comuni della Val Di Cornia dovrà essere riportata anche nei percorsi amministrativi. Dobbiamo impedire al rigassificatore di venire a Piombino perchè quel rigassificatore pregiudicherebbe il futuro di tutti noi”
