fbpx
12.2 C
Firenze
mercoledì 25 Dicembre 2024
Segnala a Zazoom - Blog Directory
spot_img

Direzione Pd, da Letta no mea culpa elettorale: “La guerra ha cambiato scenario”

Getting your Trinity Audio player ready...

“Dal punto di vista dalla mia analisi, dico che c’è stato un brusco cambio di scenario attorno a noi che ha profondamento influito e questo cambio di scenario è avvenuto a febbraio di quest’anno. Se io ripenso alla fine di gennaio a come eravamo dopo la rielezione di Mattarella, momento bello della nostra vita istituzionale, noi eravamo in una condizione ben diversa. Ma poi si è sviluppato un cambio scenario dovuto alla guerra“.

Tutta colpa della guerra in Ucraina il ko del Pd il 25 settembre.

Nessun mea culpa elettorale da parte di Enrico Letta oggi 6 ottobre in Direzione Nazionale Pd.

Il segretario nazionale pisano prosegue: “Noi siamo stati dalla parte della storia, non rinnego posizione prese, ma dalla minaccia russa è nata un’instabilità, forse siamo intervenuti troppo tardi su certi temi, fatto sta che la crescita di queste paure hanno condizionato fortemente il quadro sociale attorno a noi”.

Poi: “Noi abbiamo avuto risultato elettorale migliore di tanti altri che fischiettando hanno fatto finta di niente, ma noi non ce lo possiamo permettere perchè il nostro è un progetto che ha senso se è grande e vive in una logica di espansione. Quindi è giusto che si faccia una discussione senza sconti, non perchè il risultato è catastrofico, ma dobbiamo farlo ora perchè se non affrontiamo ora i nodi davanti a noi, quando le faremo le condizioni saranno peggiori”.

L’unica autocritica di Letta: “Sulle donne il fallimento della nostra rappresentanza è chiaro e evidente, rispetto al quale non ho molto da aggiungere. Questo rappresenta il senso di un partito che non ha compiuto il salto in avanti necessario. Rispetto alle scelte che avremo davanti in Parlamento non è possibile tornare indietro rispetto alla necessità di avere capigruppo parlamentari di rappresentanza femminile, rispetto alla necessità di mandare un messaggio con un Governo per la prima volta guidato da una donna“.

Poi: “Dobbiamo fare un congresso che non sia su nostro ombelico, non un referendum su Conte o Calenda. Non lo dico altre volte. Se qualcuno avesse in testa un referendum del genere la storia del Pd sarebbe già di declino. Un congresso in cui tutti partecipino con la massima libertà per dare una forte legittimazione a un nuovo gruppo dirigente. Abbiamo di fronte una sfida epocale: costruire in Parlamento e nel Paese l’opposizione al governo della destra. Una legittimazione che solo un congresso può dare”.

Prosegue Letta: “Un nuovo gruppo dirigente e una nuova generazione. Serve una classe dirigente più giovane per sfidare il governo Meloni, guidato da una donna giovane anche se ha alle spalle una lunga vita politica. E’ fondamentale che ci sia una discussione, una analisi del voto e, a cascata, se saremo d’accordo su una impostazione generale, avremo un momento per entrare nello specifico sulla base di una proposta concreta che non facciamo oggi. Ognuno deve sentirsi libero di intervenire e poi, nei prossimi giorni, avremo un secondo momento. Il congresso non sia un X Factor ma non sia nemmeno un congresso che va alle calende greche. Pperché sia pronto un nuovo gruppo dirigente, è l’inizio della primavera, il mese di marzo”.

Il segretario Pd: “Guiderò questo processo con massima determinazione e sarò in campo per costruire l’inizio dell’alternativa e l’opposizione, per amore del Pd, per arrivare in fondo al processo nel modo migliore possibile assumendomi tutte le responsabilità e garantendo neutralità tra candidati. La luna di miele con il quale questo Governo avrà vita breve per le modalità in cui nasce, per la sostanza politica e perché ha attorno un clima deteriorato per la situazione internazionale. Noi dobbiamo essere pronti a gestirlo con la massima determinazione”.

“Perché ci vuole un congresso e perché ci vuole un congresso costituente. Dall’ultimo è cambiato tutto. Deve essere un congresso non sul nostro ombelico ma sul Paese, sull’Italia che discuta dell’Italia e che avvenga mentre stiamo costruendo la nostra opposizione al governo Meloni”

“C’è sempre stata una fondamentale unità di intenti fra di noi ed è quello che chiedo di continuare ad avere. Abbiamo avuto un profondo lavoro di allargamento, di espansione che ha portato a una lista aperta. Un lavoro che avrebbe dovuto essere più lungo. Ma questo spirito di allargamento deve rimanere”

“Giudicheremo il Governo per quello che farà ma l’impressione è che qualunque idea programmatica è venuta già meno rispetto alle tante promesse di campagna elettorale”.

Poi Letta, ancora rivolto a Meloni: “Non abbiamo ancora sento dalla Meloni e dalla destra parole chiare su come saranno i vaccini Covid nei prossimi mesi, vogliamo sapere e dire che per noi la protezione dei cittadini è assolutamente fondamentale

“Lo dico con grande chiarezza, anche se non ci sarò io a guidare i passaggi dei prossimi anni: quando questo Governo cadrà, noi chiederemo le elezioni anticipate. Nessun altro Governo di salvezza nazionale. Noi saremo nettamente alternativi a questa destra”.

“Chi aveva immaginato una infinita luna di miele per la Meloni e la destra non ha colto fino in fondo quello che sta accadendo, il deterioramento del quadro economico e sociale, la recessione che aspetta il Paese, le paure e le preoccupazioni che necessitano tutt’altro che un governo di profonda debolezza politica che sembra fare capolino”.

“Per il Governo fanno più notizia i no che riceve piuttosto che le liste di attesa e la ressa per entrare. Questo è già indicativo, un Governo che riceve dei no così significativi dimostra di per sé la sua difficoltà”.

“Noi oggi cominciamo un percorso congressuale ma questo è intimamente connesso al lavoro di opposizione che da oggi comincia, dobbiamo vestire da subito i panni dell’opposizione perché il mandato che ci ha dato il voto è quello di essere la guida dell’opposizione”.

“C’è solo un partito che ha vinto le elezioni, Fratelli d’Italia. Per il resto sono state raccontare delle bugie”.

“La prima vita del Pd è stata di opposizione, lo dico per chi ci accusa di essere stati sempre al governo, e abbiamo mandato a casa il governo Berlusconi dopo tre anni di forte e dura opposizione. Da quella esperienza è nata la capacità pugnace del nostro partito“.

“Siamo stati gli unici a costruire un progetto elettorale in alternativa alla destra. Non è stato vincente ma gli elettori ci hanno chiesto di costruire questa alternativa. E’ un mandato per il futuro”

“Discuteremo di tutto nel percorso costituente ma amo questo simbolo, sono perché il simbolo rimanga così com’è perché racconta il servizio fatto all’Italia”.

“Far nascere il Pd è stato un grande successo: è stata, è e sarà una storia positiva per il Paese”.

“Dobbiamo parlare di futuro, voglio proporvi un ragionamento sul futuro. Questa Direzione parla al futuro”.

© Riproduzione riservata

spot_img

Notizie correlate

Firenze
cielo sereno
12.2 ° C
13.5 °
11.4 °
42 %
7.6kmh
2 %
Mer
11 °
Gio
10 °
Ven
12 °
Sab
13 °
Dom
11 °

Ultimi articoli

SEGUICI SUI SOCIAL

VIDEO NEWS

Video news