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FIRENZE – “Io non ho bisogno di litigare con Dario Nardella: primo perché non litigo con gli amici, poi perché non ho nessun obiettivo politico che mi porti ad avere voglia di litigare con lui. Evidentemente Nardella ha bisogno di litigare con me. E me lo ha detto chiaramente l’altro giorno quando è venuto a casa mia a parlare con me. Ha bisogno di litigare con me per un motivo molto semplice: perché se uno litiga con Renzi come minimo nel Pd lo fanno segretario nazionale“.
C’eravamo tanto amati. Matteo Renzi, leader di Italia Viva, vs Dario Nardella nel corso di una conferenza stampa a Firenze convocata per denunciare l’eccesso delle multe stradale da parte del Comune di Firenze guidato dal sindaco Nardella.
Poi il senatore toscano di Rignano: “Enrico Letta ha fatto carriera solo perché ha litigato con me. Siccome c’è il congresso, Nardella deve far vedere che litiga con me. Dario non sarà né il primo né l’ultimo di quelle persone che hanno lavorato una vita con me che in qualche modo hanno avuto riconoscimenti anche grazie a me. Dario non ha il monopolio, c’è una lunga lista. Se Dario deve litigare, può farlo da solo”.
Sui voti di opposizione al presidente del Senato La Russa e sulla votazione al presidente della Camera Fontana: “Se alla Camera Fontana ha preso 220 voti, ci sono 15 franchi tiratori, che stanno nel Pd. Il Pd aveva 80 voti e ne prende 77, Richetti (Terzo Polo) partiva da 19 e ne prende 22. chi non ha retto l’accordo? Il Pd. Al Senato dicono che Renzi ha dato 17 voti a La Russa? Essendo noi solo in 9 significa che siamo entrati nel catafalco e abbiamo fatto le fotocopie. Hanno guardato quanto siamo stati dentro la cabina. Io sono stato dentro 5 secondi. Con tranquillità io ci ho messo 5 secondi, la Camusso ne ha impiegati 10, volete dire che la Camusso ha votato La Russa? Che Delrio, 9 secondi, ha votato La Russa? Io non ci posso credere. La metà del gruppo 5 Stelle è stato in cabina molto più di noi”.
Poi Renzi: “La lotta per la sicurezza stradale è per me una delle priorità più importanti da quando faccio politica. Abbiamo fatto una legge per l’omicidio stradale grazie al lavoro di tante associazioni. Grazie al progetto ‘Davide’ abbiamo ridotto a Firenze la mortalità sulle strade del 73 per cento. In questi anni il lavoro che è stato fatto sulla sicurezza stradale è per me uno dei punti fondamentali della mia vita politica. Per questo non posso accettare che si dica che noi siamo contro i temi ella sicurezza stradale. E’ una vergogna ipocrita”.
Sull’esplosione di multe a Firenze, Renzi, sindaco Firenze prima di Nardella: “A Firenze negli ultimi tre mesi c’è stata un’esplosione di multe, più 620 per cento, che non ha alcuna ragione legata alla sicurezza stradale, ma semplicemente al bisogno di fare cassa. L’idea di una pubblica amministrazione borbonica che fa cassa con i problemi dei cittadini è inaccettabile. Non si può governare con un atteggiamento in cui il cittadino, specie in un momento di crisi come questo, fa da bancomat alla città“. I soldi, circa 20 milioni di euro, che sono venuti dagli autovelox che hanno fatto questa strage di multe in questi giorni devono andare tutti alla sicurezza stradale e noi proponiamo che siano le associazioni a coordinare i progetti. Non un centesimo deve andare a sanare il bilancio del Comune”.
“Se si vuole essere seri sulle multe si mettono dei cartelli in modo più evidente. Si aumenta la velocità di dieci chilometri all’ora nelle strade a quattro corsie perchè prendere una multa a 51 km/h in una strada a quattro corsie è una presa in giro. E tutti i denari che vengono presi devono andare davvero sulle questioni di sicurezza stradale. Su questi temi lanciamo oggi una petizione popolare in tutta la città di Firenze. Se su questi semi qualcuno pensa di utilizzare in modo ipocrita la vicenda della sicurezza stradale nei miei confronti, sappia che su questo tema noi non faremo sconti a nessuno”.
Ancora Renzi su un possibile ritiro dell’assessore Titta Meucci dalla giunta di Nardella: “Io non mi metto a discutere su un assessore di Firenze, ma se vedi nella città in cui sei senatore che aumentano le multe del 620% e stanno tutti zitti perché hanno paura e non ho capito di chi, io non ho paura di dire la verità. Quali ripercussioni su Giunta regionale e comunale? Per me zero. Se il Comune inizia a far cassa con le multe io prendo e reagisco, la cosa strana è che non lo abbia fatto nessuno. Dove sono i consiglieri comunali?”