Giorgia Meloni prima donna premier della Repubblica Italiana.
I commenti della minoranza.
Il pisano Enrico Letta, leader Pd: “Dopo aver ascoltato lista, nomi e denominazioni del Governo Meloni dico ancora più convintamente opposizione, opposizione, opposizione.
L’unica novità è una donna premier, un fatto storico per il nostro Paese, oggettivamente da riconoscere. Auguri di buon lavoro alla Presidente Giorgia Meloni.
Ora guardiamo avanti. In Parlamento la settimana prossima esporremo le ragioni e le iniziative della nostra sempre più convinta opposizione”.
Matteo Renzi, leader Italia Viva: “Buon lavoro al Governo Meloni. Saremo all’opposizione ma complimenti alla prima donna che guida un Esecutivo in Italia. La prima di una lunga serie, speriamo. Noi voteremo contro la fiducia. Buon lavoro alla maggioranza e buon lavoro alle due opposizioni, sia quella riformista che quella populista. Viva l’Italia, viva la democrazia”
Carlo Calenda, leader Azione, Terzo Polo insieme a Matteo Renzi: “Auguri a Giorgia Meloni. Avere una presidente del Consiglio donna che si è battuta con coraggio per arrivare a Palazzo Chigi con le sue sole forze è comunque un grande cambiamento per l’Italia. Saremo all’opposizione. Ma le auguriamo di avere successo per l’Italia”.
Giuseppe Conte, leader Movimento 5 Stelle: “Auguri di buon lavoro a Giorgia Meloni, prima donna Presidente del Consiglio, e al nuovo Governo. La lista dei Ministri conferma, però – e non possiamo tacerlo – alcuni segnali preoccupanti già emersi dalle indiscrezioni dei giorni scorsi. Crosetto che passa direttamente dalla rappresentanza di interessi di industrie che operano nel settore della Difesa al Ministero competente, a garanzia di una sicura corsa al riarmo; Forza Italia alla guida degli Esteri dopo le gravi esternazioni di Berlusconi sulla guerra in Ucraina; e poi ancora altri segnali sparsi che preannunciano un brusco arretramento nel percorso di riconoscimento e rafforzamento dei diritti civili.Prepariamoci a un’opposizione intransigente e senza sconti, per il bene del Paese. Lo dobbiamo agli italiani”.