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Aurora boreale in Italia dopo la tempesta solare più intensa dell’anno

Dalle Alpi alla Sardegna, i cieli italiani si sono tinti di verde e viola: è stata visibile anche a latitudini insolite per effetto dell'evento geomagnetico G4

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I colori di una straordinaria aurora boreale in Italia hanno illuminato la notte di ieri (11 novembre), offrendo uno spettacolo raro e affascinante anche a latitudini normalmente escluse dal fenomeno. Le sfumature delle scie luminose sono state avvistate in diverse regioni, dalle Alpi fino alla Sardegna, e condivise in migliaia di scatti e video sui social.

L’aurora boreale è un fenomeno atmosferico dovuto all’interazione tra il vento solare e il campo magnetico terrestre. Quando le particelle cariche emesse dal Sole raggiungono la Terra, collidono con gli atomi di ossigeno e azoto dell’alta atmosfera. Il rilascio di energia durante questa collisione genera la caratteristica luce visibile che disegna le onde luminose nel cielo.

Una tra le tante foto dell'aurora boreale di ieri, 11 novembre.
Una, tra le tante, foto dell’aurora boreale di ieri, 11 novembre / crediti : FB | u.s.nationalweatherservice

Una ‘Cme cannibale’ all’origine dello spettacolo

Alla base dell’evento di queste ore c’è la più intensa tempesta solare del 2025, classificata come X5.1, la fascia più alta nella scala delle eruzioni solari. Secondo il Centro di Meteorologia Spaziale della Noaa, due espulsioni di massa coronale (Cme) partite dal Sole si sarebbero fuse poco prima di raggiungere la Terra, dando origine a quella che gli esperti definiscono una ‘Cme cannibale’.

Questo tipo di interazione tra una CME veloce e una più lenta provoca un aumento dell’intensità del campo magnetico e della densità del plasma, generando tempeste geomagnetiche di categoria G4, tra le più potenti in assoluto. Oltre a creare condizioni favorevoli alla visione dell’aurora, queste tempeste possono interferire con satelliti, reti elettriche e comunicazioni radio.

Possibile nuova aurora nelle prossime ore

Gli esperti non escludono che il fenomeno possa ripetersi. Il flusso di particelle proveniente dal flare X5.1, combinato a quello del successivo flare X1.2, dovrebbe raggiungere il massimo tra la sera del 12 e la notte del 13 novembre, con nuove condizioni di tempesta geomagnetica grave (G4).

Le possibilità di osservare ancora l’aurora boreale in Italia restano quindi alte, soprattutto nelle zone con bassa luminosità artificiale e cieli sereni.

© Riproduzione riservata

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