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La Lega Calcio di serie A vara il nuovo protocollo Covid e attacca le Asl, che, come è accaduto alla vigilia delle partite del 6 gennaio, hanno bloccato squadre decimate dal contagio, come Fiorentina – Udinese. Con tredici giocatori disponibili e dunque negativi al Covid, di cui almeno un portiere, le partite si giocano. La Lega Calcio di serie A, Presidente Paolo Dal Pino, ha reso noto che ‘Il Consiglio di Lega ha approvato all’unanimità un protocollo, coerente con le regole adottate già dalla Uefa, che stabilisce l’obbligo di scendere in campo per le squadre con almeno 13 giocatori della prima squadra e della Primavera (sempre se maggiorenni) risultati negativi ai test per rilevare il Covid-19’. ‘Qualora il club non disponga del numero minimo di calciatori, la Lega delibererà di conseguenza’. Qualora il club sia in grado di disporre del numero minimo di calciatori stabilito si presenta in campo, la squadra subirà la sconfitta 3.0 a tavolino.
Quindi la Lega serie A punta il dito verso le Asl. ‘Il regolamento adottato permetterà di proseguire la stagione e portare a termine il campionato di Serie A Tim, con l’auspicio che non intervengano più le Asl con provvedimenti confusi e incoerenti che, al momento, stanno creando gravi danni al sistema sportivo italiano, con devastanti impatti economici e riflessi di carattere sociale. A tal proposito resta fermo il convincimento che le decisioni delle varie Asl, per diverse ragioni, siano illegittime, pertanto la Lega serie A ricorrerà presso tutte le sedi opportune a tutela del libero svolgimento delle proprie competizioni, sempre salvaguardando la salute degli atleti e nel rispetto delle norme vigenti’.