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Discarica abusiva a Livorno, individuata la vettura di chi ha abbandonato i rifiuti

Attivato il Nucleo di videosorveglianza ambientale avanzata della polizia locale, che ha avviato tempestivamente una attività investigativa

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LIVORNO – Discarica abusiva nella zona di Coteto – Salviano a Livorno, individuata la vettura da cui è stato effettuato l’abbandono dei rifiuti. 
A seguito di una segnalazione apparsa nei giorni scorsi sui canali social, relativa ad un ingente abbandono di rifiuti di varia natura in un’area situata nella zona di Coteto-Salviano, è stato immediatamente attivato il Nucleo di videosorveglianza ambientale avanzata della polizia locale, che ha avviato tempestivamente una mirata attività investigativa.
Gli agenti e  il responsabile del nucleo, attraverso articolate operazioni di polizia giudiziaria, con il supporto dell’ufficiale addetto alla gestione dei procedimenti sanzionatori hanno messo in campo un’azione sinergica che ha combinato più metodologie d’indagine: sopralluoghi accurati sul luogo dell’abbandono, individuazione e ascolto di potenziali testimoni, nonché l’impiego di sofisticate tecniche di videoanalisi.
Questa combinazione di sinergia tra uffici e l’utilizzo di strumenti investigativi anche avanzati ha permesso di raccogliere elementi determinanti, non solo per risalire all’identità del responsabile, ma anche per ricostruire l’intera sequenza delle azioni, dalla produzione iniziale dei rifiuti fino al loro abbandono indiscriminato.
Il materiale rinvenuto, abbandonato senza alcuno scrupolo, comprendeva rifiuti inerti come legname e suppellettili, ma anche rifiuti Raee (rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche) come elettrodomestici dismessi, frigoriferi e lavatrici, per un volume complessivo di diversi metri cubi.
Grazie alla capillare attività di visione, estrapolazione ed elaborazione dei filmati raccolti dalle telecamere installate nella zona e alla preziosa collaborazione di cittadini responsabili, il Nucleo è riuscito a individuare il veicolo utilizzato per il trasporto illecito dei rifiuti. Da qui, gli investigatori sono risaliti all’identità dell’autore materiale dell’illecito ambientale.
Vale la pena ricordare che l’articolo 6-ter del decreto 105/2023 Disposizioni urgenti in materia di processo penale, di processo civile, di contrasto agli incendi boschivi, di recupero dalle tossicodipendenze, di salute e di cultura, nonché in materia di personale della magistratura e della pubblica amministrazione ha modificato l’articolo 255, comma 1, del decreto legislativo 152/2006 (Testo Unico Ambientale), estendendo la rilevanza penale dell’abbandono di rifiuti anche ai privati cittadini.
Pertanto, l’abbandono o il deposito incontrollato di rifiuti sul suolo o nel suolo, seppur commesso da un privato, costituisce oggi un reato, al pari di quello commesso da titolari di imprese o responsabili di enti, come sancito anche dall’articolo 256, comma 2, del decreto legislativo 152/2006.
Questo intervento conferma ancora una volta l’impegno costante della polizia locale e del suo nucleo di videosorveglianza ambientale avanzata nella tutela del territorio e nel contrasto a ogni forma di degrado ambientale, a garanzia del decoro urbano e del rispetto delle norme a salvaguardia dell’ambiente e della collettività.

© Riproduzione riservata

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